Per sei fine settimana, dal 30 ottobre all’8 dicembre, l’olio sarà protagonista assoluto di «Frantoi aperti».
La manifestazione proporrà una serie di eventi dedicati all’olio di oliva e all’olivo, con tante iniziative che condurranno di frantoio in frantoio, 29 complessivamente, di borgo in borgo alla scoperta del territorio e delle tradizioni locali. Previsti 14 spettacoli e 12 concerti, oltre a diverse mostre.
Nove i comuni coinvolti: Trevi, Spoleto,Giano dell’Umbria, Castel Ritaldi, Valtopina, Gualdo Cattaneo, Spello, Montecchio, Campello sul Clitunno, cui si aggiunge Isola Polvese.
Saranno organizzate degustazioni e momenti di spettacolo dedicati alla promozione della Dop Umbria.
Per l’occasione, sono stati ideati cinque itinerari per conoscere altrettante sottozone dell’olio tipico: Colli del Trasimeno, Orvietani, Amerini, Assisi-Spoleto, Colli Martani.
Non mancheranno gli itinerari culturali con «assaggi di rassegna artistica» che si svolgeranno nei comuni e nei frantoi, giornate di trekking urbano con visite guidate nei centri storici e nei musei. Come lo scorso anno, ci saranno anche balletti, concerti di musica classica e lirica a cura del Teatro Stabile dell’Umbria e del Teatro lirico sperimentale Belli di Spoleto.
Altri eventi teatrali saranno curati dallo Stabile di Innovazione Fontemaggiore.
L’olio Dop Umbria compie 10 anni. Nel 2009-2010 il prodotto certificato è stato circa di 8.000 quintali di olio. L’attuale stagione olearia sarà «molto buona» e si stima in circa «122.000 quintali, + 35% rispetto alla passata annata (90.000 quintali)» la prosduzione di quest’anno.
In Umbria ci sono 30.000 ettari storicamente locati a oliveto (di cui 9.000 nella provincia di Terni) .
L’assessore regionale Cecchini ha posto due obiettivi: «rafforzare l’agricoltura produttrice di beni pubblici, mantenendo quel rapporto positivo fra olivicoltura e paesaggio; e contemporaneamente sostenere l’incremento di nuovi oliveti predisposti per la meccanizzazione».
L’assessore provinciale Roberto Bertini ha sottolineato «l’alta qualità dell’olio umbro» e la positiva azione di «promozione del territorio data dalla kermesse». Il presidente di Unioncamere Umbria Giorgio Mencaroni ha posto l’attenzione sul disciplinare dell’olio Dop «troppo severo» rispetto ad altri .
Giuliano Nalli, sindaco di Trevi e presidente della Comunità Montana Monti Martani e Subasio (che coordina l’iniziativa) ha evidenziato il passaggio dei frantoi da «luogo della trasformazione» a «luogo dell’accoglienza».
Una manifestazione che per il sindaco di Giano dell’Umbria Paolo Morbidoni, tra i fondatori dell’evento 13 anni fa, è «maturata». «Frantoi Aperti – ha detto – è oggi ancor più importante per i nostri produttori che vivono una fase complessa. L’Italia a fatica sta mantenendo i livelli produttivi storici, mentre altri paesi ci stanno superando. Il problema è che la conoscenza dell’olio certificato è ancora scarsa».