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Le forze di maggioranza in Consiglio Comunale a Marsciano hanno presentato una mozione a sostegno della Global Sumud Flottiglia, l’iniziativa internazionale che vuole portare aiuti umanitari alla popolazione civile di Gaza, che il Governo israeliano ha dichiarato come terrorista e che è stata attaccata da un drone lo scorso 9 settembre in Tunisia.

Nella Striscia, infatti, come acclarato dalle Nazioni Unite è in corso una carestia causata dai blocchi agli aiuti dell’IDF. I continui, indiscriminati e massici bombardamenti israeliani continuano e hanno, ad oggi, ucciso oltre 62.000 persone di cui più18.000 erano bambini. A Gaza è in corso un genocidio e tutto questo avviene quotidianamente sotto i nostri occhi con la connivenza e il silenzio complice di quasi tutti i governi occidentali compreso quello italiano. 

Continua infatti il flusso di armi che anche dalla azienda di Stato Leonardo si dirigono verso Israele, continuano gli investimenti di Cassa Depositi e Prestiti in aziende israeliane della difesa, continua il mancato riconoscimento del diritto ad esistere di uno Stato palestinese minacciato dalle politiche espansionistiche e colonizzatrici di Israele.  

“Siamo di fronte – affermano i capigruppo- ad uno di quegli eventi che segnano un’epoca, ma ancora di più davanti ad uno di quei fatti che tracciano il confine fra Umanità e Barbarie, con questo atto vogliamo continuare a schierarci dalla parte dell’Umanità, dalla parte della Giustizia e del Diritto Internazionale. Con questa proposta chiediamo al Comune di impegnarsi a sollecitare il Governo affinché assicuri la sicurezza dei cittadini italiani coinvolti, promuova a livello internazionale l’ apertura di corridoi umanitari e si adoperi  per garantire il libero accesso degli aiuti”. “Il nostro Comune – concludono i capigruppo – deve continuare a fare la propria parte, sappiamo che questo atto ha un valore simbolico, ma crediamo che in questi tempi bui anche i simboli siano importanti, ogni cosa serve ci hanno detto i Sindaci palestinesi della Cisgiordania e noi, prima ancora come esseri umani che come amministratori, non vogliamo essere ricordati come quelli che si voltarono dall’altra parte”.

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