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I Sindaci di Citerna e San Giustino chiedono una centralina che controlli costantemente il livello del Tevere
diga-montedoglio

Il Tevere ora fa paura, dopo l’incidente alla diga di Montedoglio nessuno si sente più tranquillo nemmeno più a sud a valle o immediatamente a monte della diga di Corbara in zone che da un eventuale repentino aumento del flusso d’acqua avrebbero da correre rischi.
Per intanto i più vicini alla diga toscana hanno chiesto una centralina di monitoraggio da ubicarsi tra i Comuni di Citerna e San Giustino, nel punto più basso, al fine di controllare costantemente il livello del fiume Tevere. E’ quanto richiesto dai sindaci dei due Comuni,che si sono incontrati con il presidente ed il vice presidente della Provincia di Perugina.
Nel corso dell’incontro il presidente Guasticchi ha ribadito la notizia dell’imminente incontro interistituzionale tra le due Province di Perugia e Arezzo. Un appuntamento che sarà oggetto di coinvolgimento di tutti i Comuni e di tutti i soggetti interessati alla vicenda compreso l’Ente Irriguo Umbro Toscano.
Guasticchi ha  anche ricordato  che a marzo sarà in funzione la centrale operativa della Polizia Provinciale che potrà gestire in modo ancora più adeguato le situazioni di emergenza e che presto sarà attivato il sistema di videoconferenza per dialogare in tempo reale con tutti i Comuni. 
I sindaci, da parte loro hanno sottolineato che “E’ necessario rivedere il ruolo dell’invaso di Montedoglio, pur riconoscendone l’importanza che ha rivestito finora per lo sviluppo delle popolazioni locali, sia dal punto di vista economico che agricolo. Da citare ad esempio anche le recenti opere di adduzione dell’acqua a fine irriguo nel Lago Trasimeno”.

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