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In Umbria complessivamente sono stati raccolti 255.415 euro che saranno destinati prevalentemente alla ricerca sulle malattie genetiche rare
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La raccolta fondi da destinare a Telethon, nella provincia di Perugia ha fatto registrare un incremento del 26 per cento rispetto all’annoprecedente.
In tutta l’Umbria complessivamente si sono raccolti 255.415 euro, di cui 203.508 nella sola provincia perugina nella quale nel 2009 erano stati raccolti 161.355 euro.
I donatori in totale sono stati 5.527.
A questi dati si devono sommare ulteriori 24 mila euro da raccolta spontanea più gli Sms non conteggiabili, in quanto confluiscono sul dato nazionale che ricordiamo essere stato di 31 milioni 200 mila euro, ed anche in questo caso ha conosciuto un aumento rispetto ai 30 milioni e 10 mila euro dell’anno appena trascorso.

“Dopo un anno dalla sottoscrizione del protocollo di intesa con Telethon, abbiamo oggi la prova che l’impegno delle istituzioni a favore delle iniziative benefiche è determinante e lo dimostra l’incremento di fondi raccolti rispetto allo scorso anno, nonostante il particolare momento di crisi – è il commento del vice presidente della Provincia di Perugia, Aviano Rossi . Se da una parte questo è il segno che il valore della solidarietà è ancora forte in ambito sociale, dall’altra è chiaro che in un momento così difficile le istituzioni non devono abbandonare coloro che volontariamente si mettono a disposizione degli altri, come fa Telethon”.
Quindi giudizio più che positivo a conclusione della serie di iniziative – ricordate in conferenza da Rossi – intraprese dalla Provincia di Perugia e da Cesvol per Telethon e promessa di “rinnovo della collaborazione per il nuovo anno a dimostrazione che la solidarietà è ancora viva nonostante il difficile momento che stiamo vivendo”.

Alla conferenza di presentazione dei risultati della campagna 2010 hanno partecipato, inoltre, Giuseppe Rubertis  coordinatore di Telethon per le province di Perugia e Terni e Salvatore Fabrizio del Cesvol.
Ruberti nel suo intervento ha tenuto a sottolineare come oltre l’80% del denaro raccolto sia destinato alla ricerca di malattie genetiche rare. “Ma la ricerca non si conclude oggi – ha detto – riguarda tutto l’anno e rinnoviamo l’impegno a lavorare per dare speranza ai malati affetti da queste patologie”. Infine, Fabrizio ha rimarcato l’aspetto dell’agire in rete “grazie a cui si sono potuti raggiungere ottimi risultati”.

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