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Circa 500 animali ritrovati morti a Faenza, in corso le analisi per cercare di capire se il fenomeno sia collegato con quelli, di merli, negli Stati Uniti ed in Svezia
tortore

All’inizio a dolersene erano stati soprattutto i cacciatori, che vedevano svanire un bel po’ di prede, ma ora le 500 tortore che sono state trovate morte nella zona di Faenza, stanno suscitando un vero allarme.
L’episodio viene, infatti, dopo le migliaia di carcasse di uccelli ritrovate in Usa e in Svezia.

Le ipotesi su questo strano fenomeno si susseguono
: si va da chi pensa ad un virus tipo aviaria che si sta diffondendo rapidamente e che colpisce i volatili, ad altre ipotesi più azzardate come gli effetti dei botti di capodanno, all’inquinamento collegato alla presenza di una fabbrica puzzolente nella zona ecc. Non manca anche chi fa riferimento alle catastrofi planetarie annunciate per il 2012.
Analisi sulle carcasse di alcune tortore  sono in corso per capire se si tratti di decessi dovuti a qualche malattia particolare e soprattutto se si tratti di un virus pericoloso anche per l’uomo.

In Umbria vengono segnalati stormi di uccelli in volo frenetico.

Un tappeto di uccelli morti anche sulla Stradale Sannitica a ridosso del multiplex Big Maxicinema. E’ quello che è successo a Marcianise lo scorso 1 gennaio. 
Centinaia di esemplari di Storni (Sturnus Vulgaris) che cadevano a terra stramazzati e moribondi senza che nessuno potesse aiutarli. La notizia era passata sotto silenzio.
 

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