Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n.74 del 31 marzo 2011 è entrato in vigore il c.d. Decreto Omnibus all’interno del quale è contenuta una norma (articolo 4) che prevede l’anticipo del passaggio al digitale terrestre dell’intera penisola dal 31/12/2012 al 30/06/2012.
Ciò significa dover concentrare gli switch-off di Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Molise, Abruzzo, Puglia, Calabria, Sicilia e della provincia di Viterbo in 9/10 mesi.
Le emittenti locali che finora hanno potuto contare su 27 frequenze ne avranno a disposizione solo 18.
Infatti il Governo, con la Legge di stabilità approvata lo scorso dicembre, ha deciso di utilizzare la banda 800 MHz corrispondente ai canali dal 61 al 69 ai servizi di telefonia mobile in banda larga.
La sottrazione delle 9 frequenze interesserà non solo le emittenti operanti nelle aree ancora da digitalizzare, ma anche tutti i soggetti già migrati al digitale terrestre.
Non è da escludere che le emittenti locali, anche in virtù della incongruità dell’indennizzo, facciano massicciamente ricorso al TAR, provocando quanto meno un ritardo all’attuazione del calendario stesso.
- Redazione
- 12 Aprile 2011
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