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Si chiede un regolamento restrittivo sulle energie a fonti rinnovabili per la salvaguardia e tutela del territorio comunale.
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Quello che per l’amministrazione comunale di Marsciano è un fiore all’occhiello, è attaccato dal  consigliere comunale Costantini Cristiano del PdL locale il quale chiede che "Il Consiglio comunale di Marsciano, la Commissione urbanistica e l’Ufficio tecnico predispongano ed approvino un regolamento sulle energie a fonti rinnovabili per la salvaguardia e tutela del territorio comunale.
Scelte energetiche errate da parte del legislatore con incentivi in funzione della struttura dei costi a discapito del beneficio dell’ambiente, piani energetici ambientali regionali e provinciali lacunosi, hanno determinato un vero e proprio far-west nel nostro territorio compromettendo una corretta pianificazione ambientale".
"Il consiglio disciplini un testo che renda restrittive le autorizzazioni sia per i nuovi impianti fotovoltaici che per quelli in fase di progettazione, in quanto, – prosegue l’esponente marscianese -la realizzazione indiscriminata di tali installazioni porterebbe, ed in alcuni casi ha portato, stravolgimento del territorio agricolo e svalutazione economica di immobili limitrofi agli impianti tali da provocare  una frenata degli investimenti del comparto delle attività agro-turistiche nuove ed esistenti".

"Il peso degli incentivi al fotovoltaico sono tra i più alti d’Europa, – fa notare Costantini – e le conseguenze si fanno sentire in termini di peso sulla bolletta elettrica, pagata al 26,2% dalle famiglie (bassa tensione domestica), per il 28% dalle microimprese come negozi e uffici (bassa tensione non domestica), per il 2,2% dai lampioni stradali, per il 31,8% dalle piccole e medie imprese (media tensione) e per l’11,4% dalla grande industria.
Nel gioco agli incentivi alle rinnovabili, – conclude l’esponente dell’opposizione – il mercato, ovvero, colui che  costringerebbe i produttori a rivelare la struttura dei loro costi è messo da parte, per far posto alla politica degli incentivi irrazionali insostenibili per la comunità, l’ambiente ed i consumatori.”
 

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