Sarà la struttura tecnica della provincia di Perugia a provvedere alla progettazione degli accessi definitivi all’Ospedale comprensoriale della Media valle del Tevere.
Lo ha affermato il Presidente Guasticchi presente stamani al taglio del nastro della struttura assieme al vice-presidente dell’ente e all’assessore alla Viabilità.
“L’apertura del nuovo Ospedale di Pantalla comporterà un notevole incremento del flusso veicolare per l’accesso all’importante struttura territoriale.
Per tale motivo, ci si pone l’obiettivo di migliorare e potenziare l’accesso alla struttura sanitaria. D’intesa con la Regione dell’Umbria, metteremo a disposizione le professionalità dell’Area Viabilità della Provincia di Perugia per la progettazione e la realizzazione della nuova bretella di collegamento dell’Ospedale allo svincolo di Pantalla con la E45”.
“Inoltre – proseguono i tre amministratori che tuttavia non si sono ancora pronunciati sulla sistemazione del ponte sul Tevere a Monte Molino– provvederemo, previa verifica delle condizioni di compatibilità idraulica, alla progettazione e alla realizzazione degli interventi per il miglioramento del quarto tratto della SP 375 in località Cerro,( di Marsciano nd.r.) tratto soggetto sovente alle esondazioni del Tevere.
Questi interventi permetteranno di migliorare l’accesso al nosocomio anche a tutti gli utenti provenienti dal versante del marscianese e precisamente dai Comuni di Marsciano, Fratta Todina, Monte Castello di Vibio e da San Venanzo. L’Amministrazione Provinciale conferma in questo modo il proprio impegno, insieme a tutte le altre Istituzioni, al fine di garantire la migliore erogazione dei servizi alle comunità locali”.
Per il Vice Presidente, che ha partecipato all’evento, la Provincia di Perugia “non è disattenta ai fenomeni che gravitano attorno ai temi della salute ed ha strutturato una collaborazione stretta con le associazioni socio-sanitarie, che sono di sostegno ai problemi emergenti della nostra società: cronicità e non autosufficienza”.
“Il contatto con questo mondo – ha detto – ci fa valutare con favore il fatto che il nuovo ospedale nasce non solo per dare risposta ai problemi acuti, peraltro sempre meno frequenti, ma anche a quelli cronici con le strutture dedicate alla residenzialità ed alla riabilitazione”.