I pensionati cislini, nel corso dell’incontro hanno parlato di federalismo fiscale, green economy e di politiche attive del lavoro, dimostrando di vivere nella società in modo lungimirante e di voler interagire con le nuove generazioni in modo costruttivo.
L’incontro è servito anche per trattare di argomenti centrali per le persone anziane: solitudini vissute quotidianamente da persone avanti con gli anni, lavoro delle donne pensionate a vantaggio di figli e nipoti e di domiciliarità per chi necessita di un’assistenza.
“In linea con quanto detto dal nostro segretario generale Cisl Raffaele Bonanni – ha affermato Pascolini segretario generale territoriale della Fnp Cisl di Perugia – pretendiamo che il Fondo per la non autosufficienza sia rifinanziato.
Dico, questo, alla luce dei tagli da parte del Governo centrale. Chiediamo alla Regione di poter dare gambe a un Fondo che certamente è fondamentale per stare dalla parte dei più deboli, che non dobbiamo scordare che spesso non sono pensionati”.
Per trovare i soldi necessari, per la Cisl “Dobbiamo -ha sottolineato Pascolini- tagliare gli sprechi della politica, iniziando a parlare di accorpamento dei servizi per i tanti piccoli comuni umbri.
Necessarie quindi le unioni dei comuni. I tagli, comunque, non dovranno incidere a livello occupazionale, ma solo a livello politico”. Il riferimento è stato ai costi delle Province e delle Asl, che a livello nazionale, ammonta a decina di miliardi di euro.
Menghini ha poi trattato della questione delle invalidità civili e delle drastiche riduzioni di queste pensioni che ha visto lunedì la manifestazione della Cgil e di varie associazioni su un problema che a suo tempo fu segnalato dalla Comunita di vita solidale di Pantalla.
In vista del prossimo incontro in Regione previsto per il 30 maggio “Chiediamo -ha sottolineato Menghini- che l’Inps nazionale e quella regionale assieme alle varie Asl cerchino assieme una risoluzione che non vada a svantaggio delle fasce più deboli e di chi ha veramente bisogno, in un ottica di rispetto della normativa e dei controlli, tenendo conto che in Umbria c’è una percentuale di persone anziane residenti tra le più alte a livello nazionale”.
“Sono stimati circa duecento miliardi di euro tra evasione ed elusione fiscale a livello nazionale: questo aggrava ulteriormente la condizione dei lavoratori dipendenti e dei pensionati, che vedono su di loro gravare la maggior parte delle tasse.
Necessaria, quindi, la riforma fiscale: non possiamo più permettere che qualcuno sguazzi e altri rischino di andare sotto al livello di povertà.
Anche per questo saremo in piazza, assieme alla Uil, impegnati in una manifestazione nazionale in Piazza del Popolo a Roma il prossimo 18 giugno”.