Infatti, utilizzando la Pet, hanno dimostrato che il campo magnetico creato dai telefonini cellulari sopprime il metabolismo del glucosio nella zona temporo-parietale e temporale anteriore dell’emisfero del cervello che è più vicino all’antenna.
Lo studio riportato dalla rivista ‘Journal of Blood Circulation and Metabolism’ è stato condotto su un campione limitato per cui da esso non è possibile trarre conclusioni definitive.
Infatti sono stati 13 i giovani maschi sani esposti al segnale Gsm per 33 minuti.
La questione, sia pure all’aspetto del wi-fi, è all’ordine del giorno del “Preside dell’ISIS Todi e al Collegio dei Docenti e Consiglio di Istituto” a cui il prof Giuseppe Altieri ha inviato una lettera con la quale chiede "La sostituzione del collegamento senza fili attuato per collegare i registri elettronici degli insegnanti ".
Altieri non crede “ sia necessario nel 2011 stare per ore sotto una pressione elettromagnetica pari a quella dei telefonini cellulari notoriamente pericolosa per la salute” mentre ritiene che “per passare i cavi con attenzione architettonica è sufficiente qualche giorno di lavoro… … tra l’altro il wi.-fi spesso si intasa ed è meno sicuro per le possibili intercettazioni esterne; insomma coniughiamo ambiente, tecnologia e sicurezza……e saggezza italiana”









