Ha vissuto una vita stentata fino ad ora e nessuno rimpiangerà la fine dell’Agenzia Umbra Sanità.
L’assessore regionale Franco Tomassoni ha confermato che si va verso la dismissione dell’Aus (Agenzia Umbria Sanità).
In sanità tuttavia, per il Comitato per il monitoraggio e la vigilanza sull’amministrazione regionale, resta aperta la questione dei Collegi dei Revisori dei conti.
L’assessore regionale Franco Tomassoni ha confermato che si va verso la dismissione dell’Aus (Agenzia Umbria Sanità).
In sanità tuttavia, per il Comitato per il monitoraggio e la vigilanza sull’amministrazione regionale, resta aperta la questione dei Collegi dei Revisori dei conti.
Zaffini e Buconi (gli altri membri sono Smacchi, Rosi e Bottini, oggi sostituito da Galanello, ndr.) hanno ribadito le osservazioni emerse nelle varie audizioni dei revisori: è necessario un cambio di attitudine e di comportamento da parte di chi viene nominato dalla Regione al controllo contabile delle aziende sanitarie.
“Pur trattandosi di eccellenti professionisti e commercialist i– hanno sottolineato Zaffini e Buconi –, essi non possono avere una mentalità da società per azioni, perché non gestiscono una qualsiasi azienda ma i vari rami della più importante istituzione regionale, quindi viene loro richiesta non solo precisione e puntualità (nelle audizioni era emersa l’assenza di relazioni per il Consiglio e alcuni Collegi di revisori si erano riuniti soltanto sporadicamente, ndr), ma anche una loro presenza più stringente all’interno delle aziende nei momenti importanti, come quando viene stilato il bilancio”.
“Pur trattandosi di eccellenti professionisti e commercialist i– hanno sottolineato Zaffini e Buconi –, essi non possono avere una mentalità da società per azioni, perché non gestiscono una qualsiasi azienda ma i vari rami della più importante istituzione regionale, quindi viene loro richiesta non solo precisione e puntualità (nelle audizioni era emersa l’assenza di relazioni per il Consiglio e alcuni Collegi di revisori si erano riuniti soltanto sporadicamente, ndr), ma anche una loro presenza più stringente all’interno delle aziende nei momenti importanti, come quando viene stilato il bilancio”.
Al termine dell’incontro con l’assessore Tomassoni, è stato stabilito che di un eventuale intervento di modifica della legge quadro per quanto riguarda la questione dei revisori e di tutte le altre criticità individuate dall’organo di controllo del Consiglio regionale (la forte mobilità attiva e passiva sulle strutture sanitarie umbre, la spesa farmaceutica molto alta
in alcuni territori rispetto anche a quelli attigui) si discuterà nelle sedi deputate, Commissioni e Aula, dopo l’iter partecipativo che la Giunta e il Consiglio regionale attueranno sulla riforma del sistema sanitario.
in alcuni territori rispetto anche a quelli attigui) si discuterà nelle sedi deputate, Commissioni e Aula, dopo l’iter partecipativo che la Giunta e il Consiglio regionale attueranno sulla riforma del sistema sanitario.
Non è ancora stato affrontato dalla politica umbra il problema del controllo democratico sulle aziende sanitarie ed in particolare sulle loro articolazioni,un aspetto che non può ricondursi all’attività dei revisori, per loro natura attenti alle questioni contabili- amministrative, e che non ha trovato una soluzione con le varie Conferenze dei Sindaci.
Un problema che sarà accentuato proprio dalla maggiore dimensione territoriale delle Usl e delle proiezioni sul territorio di quelle ospedaliere.
Un problema che sarà accentuato proprio dalla maggiore dimensione territoriale delle Usl e delle proiezioni sul territorio di quelle ospedaliere.
Le direzioni aziendali non potranno “coprire” tutto il territorio e le articolazioni sanitarie hanno in tutto il mondo una tendenza all’auto-referenzialità che deve essere bilanciata con una presenza diffusa di organismi – di volontari non retribuiti, altrimenti si costruisce un’altra sovrastruttura prima o poi politicizzata – che possano portare all’attenzione tutte quelle esigenze, problemi e disfunzioni che proprio per la loro poca incidenza individuale ( ma tanti piccoli problemi ne fanno uno grosso) vengono spesso sottovalutate ed affrontate solo quando qualcuno si “mette a strillare”









