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Un podere di 55 ettari dovrebbe, da parte di una azienda narnese, essere attrezzato con una serie di impianti di produzione di energia
farm
A Camerata di Todi, la piccola frazione sulle colline in prossimità del confine provinciale ternano dovrebbero presto sorgere: serre con pannelli fotovoltaici, “impianti che trasformano in energia qualsiasi residuo dell’azienda”, minieolico per catturare anche i refoli di vento.
Il tutto realizzato, secondo l’azienda promotrice, nel pieno rispetto di uno dei più bei panorami d’Italia, anche se non viene precisato in che cosa consistano ( inceneritori di biomasse, biodigestori ?) quegli impianti che utilizzano “qualsiasi residuo”.
Se ne sta incaricando un’azienda narnese, Genera Spa, che ha individuato un grande podere, 55 ettari a Camerata, per l’installazione di una serie di impianti di produzione d’energia.
Genera sta, presieduta da Enrico Giovannini, perseguendo infatti l’allineamento delle produzioni energetiche alternative con l’agricoltura, settore in grave crisi finanziaria che aspetta anche queste forme di autofinanziamento per riprendere respiro economico che tuttavia dovrà fare i conti con l’annunciata opposizione del neo ministro dell’agricoltura agli impianti fotovoltaici a terra.

Il progetto viene chiamato Farm (Full Agricultural Renewable Model).
E la fattoria è destinata anche ad una funzione didattica, sarà infatti il luogo dove Genera spa farà convergere i propri clienti, coloro che andranno a verificare dal vero come si può attuare una autosufficienza energetica in agricoltura, dando vita, nei programmi, anche ad un indotto convegnistico.

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