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Con un incremento record nel 2009/10 la regione si colloca al terzo posto in Italia tra quelle che presentano la maggiore incidenza di energia rinnovabile
fotovoltaicomarsciano
Una medaglia d’oro ed una di bronzo sono state virtualmente attribuite all’Umbria  dai ricercatori di Fondazione Impresa.
Il bronzo perché le regioni che presentano la maggiore incidenza di energia rinnovabile sulla produzione totale di energia elettrica sono Valle d’Aosta (100,0%), Trentino Alto Adige (91,9%), Umbria (55,3%) e Basilicata (53,0%).

L’oro perché le regioni che registrano una maggiore crescita dell’incidenza della quota di energia elettrica da fonti rinnovabili sull’energia elettrica totale tra gli anni 2009-2010 sono Umbria (+19,3 punti percentuali), Molise (+13,5) e Abruzzo (+7,6).

I primati dell’Umbria potrebbero essere a rischio dall’eolico galleggiante: sia sull’acqua che sull’aria.
Le regioni che si affacciano sul Mediterraneo, infatti, potrebbero superare presto l’handicap costituito dalle turbine eoliche off shore che però sono troppo visibili dalla costa.
Infatti e’ partita in Portogallo la sperimentazione di una turbina non ancorata al fondo, e se andra’ in porto potrebbe portare gli impianti in aree con fondali molto profondi, piu’ ricche di vento e non visibili dalle coste con buona pace degli amanti della bell’Italia.

Anche l’eolico che galleggia sull’aria, l’italiano kitegen, sta a buon punto con le sperimentazioni ma è probabile che le sue prime istallazioni avvengano sopra le vecchie centrali nucleari, dove esiste già una no fly zone, per non causare intralci al traffico aereo.

 

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