Il digitale terrestre per la ricezione dei programmi televisivi crea ancora disagi in molte zone dell’Umbria.
A tre mesi dallo “switch off”, pur con un bilancio del passaggio al digitale generalmente positivo, rimangono tuttavia aperte alcune criticità nella provincia di Terni (Narni, Otricoli, Calvi dell’Umbria, Giove, Lugnano in Teverina, Penna in Teverina, Amelia).
E’ per questo che l’assessore regionale alle infrastrutture tecnologiche immateriali, Stefano Vinti, ha scritto al Ministro per le Comunicazioni, Corrado Passera. L’assessore segnala il problema e sollecita il Ministro ad adottare i necessari provvedimenti affinché la ricezione del segnale televisivo del servizio pubblico Rai sia assicurato all’intero territorio regionale, a tutela di tutti i cittadini.
In vero il problema non esiste solo nel ternano, ma Vinti probabilmente per non essere "accusato di nepotismo", ha evitato di citare le zone di sua origine, l’alto Tevere, ad esempio Montone, dove il segnale Rai è alquanto ballerino, specie di mattina come se i ripetitori avessero difficoltà a svegliarsi, poi quando sentono il profumo del pranzo tornano a “ragionare” decentemente.
Stranamente il problema è solo con i canali Rai.
La conferma che varie zone dell’Umbria non ricevono bene il segnale del servizio pubblico televisioo viene anche da una dichiarazione del Capogruppo dell’Udc in Consiglio Provinciale di Perugia Maurizio Ronconi “Criticità nella visibilità del digitale RAI -non permangono solo nel ternano ma anche nel perugino.
Questo è quanto denunciato alcune settimane fa dal sottoscritto e confermato dal responsabile tecnico della Rai.
In proposito ho già presentato una interpellanza in provincia e favorito una interpellanza parlamentare da parte di deputati dell’UDC.
L’incerto segnale del digitale RAI è conseguenza ancora di alcune interferenze che si verificano su un ripetitore situato nel Lazio. Questa è la motivazione che mi addusse il responsabile della RAI.
Rimane la gravità della vicenda visto che i cittadini pagano ed hanno rinnovato il canone RAI continuando a rivedere un servizio incerto."







