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Firmati due protocolli d’intesa per recuperare finanziamenti comunitari percepiti illecitamente e verificare la sussistenza dei requisiti per gli alloggi popolari
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Reprimere ogni forma di frode e recuperare finanziamenti comunitari percepiti indebitamente; esercitare severi controlli per verificare l’effettiva sussistenza di requisiti per l’ottenimento di alloggi di edilizia residenziale pubblica. Sono questi gli obiettivi dei due protocolli d’intesa sottoscritti questa mattina a Perugia, a palazzo Donini, tra Regione Umbria, Guardia di finanza e Ordini dei dottori commercialisti di Perugia e Terni.
A firmare i due atti sono stati per la Regione la presidente Catiuscia Marini (per le frodi comunitarie) e l’assessore regionale all’edilizia pubblica, Stefano Vinti (per i controlli sui requisiti per alloggi pubblici), il Comandante della Guardia di Finanza, Fabrizio Cuneo, ed i presidenti degli ordini dei commercialisti di Perugia e Terni, Marcella Galvani e Roberto Piersantini.
Nell’illustrare il contenuto del protocollo relativo alle frodi in ambito di finanziamenti europei la presidente Marini ha sottolineato come “la collaborazione tra istituzioni, Guardia di finanza e ordini dei commercialisti è essenziale al fine di consentire non solo la repressione di ogni forma di frode o illecito utilizzo dei fondi comunitari, ma per rendere sempre più trasparente ed efficacie l’azione politica che con le risorse comunitarie la regione Umbria vuole realizzare per contribuire alla crescita ed allo sviluppo economico della regione”.
L’assessore Stefano Vinti ha invece rimarcato l’utilità del protocollo d’intesa “per tutelare gli interessi di quei cittadini che hanno diritto ad ottenere un alloggio pubblico e che, in presenza di eventuali atti illeciti o illegittimi di altri soggetti, vedono non riconosciuto il proprio diritto. Dobbiamo, dunque, mettere in atto tutti quei controlli tesi a verificare se il cittadino beneficiario sia effettivamente in possesso dei requisiti richiesti dalla legge. Se consideriamo che sono 8 mila i nuclei familiari attualmente in possesso di un alloggio pubblico ed oltre 6 mila quelli in attesa di riceverlo, è facile comprendere come sia utile e necessaria una severa azione di verifica e di controllo affinché sia garantita la certezza del diritto”.
Il generale Cuneo ha per parte sua voluto richiamare “l’originalità” di questa collaborazione istituzionale tra regione e Guardia di finanza: “è questa la prima regione in Italia a sperimentare questa forma di cooperazione che con i suoi precedenti protocolli d’intesa ha già dato positivi risultati. Il nostro obiettivo è quello di contribuire a rendere più efficace la stessa azione di governo delle istituzioni, mettendo in atto azioni di repressione e anche di prevenzione. In tal modo possiamo rendere possibile l’utilizzo corretto del 100 per cento delle risorse pubbliche messe a disposizione per i diversi scopi”.
Al Generale Cuneo, che lascia il comando della Guardia di Finanza dell’Umbria per assumere quello della Sicilia, la presidente Marini ha rivolto parole di particolare e sincero apprezzamento per l’opera svolta in questi anni di lavoro in Umbria e lo ha ringraziato per la proficua e silenziosa azione di collaborazione nell’interesse della collettività e per aver contribuito alla crescita della cultura della legalità.

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