Dopo l'età pensionabile il nuovo obiettivo degli ultracapitalisti è la struttura burocratica pubblica
acquaytue90

Venerdì prossimo il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri presenterà al Consiglio dei Ministri un piano di dimagrimento che potrebbe interessare anche l’Umbria e segnatamente Terni, come altri capoluoghi di piccole province.
La ministra, infatti, intenderebbe procedere all’eliminazione del 20,25% delle prefetture oltre alla creazione di ”un unico ufficio per tutte le rappresentanze locali dello Stato”.

Insieme a ciò un’operazione che sa di tanto vecchio e che sembrava far parte di un deprecabile passato “ lo scivolo verso la pensione anticipata” con una soluzione in salsa pubblica analoga a quella che vorrebbero anche i privati attraverso le modifiche all’art.18 dello statuto dei lavoratori.
Cancellieri sostiene che con una riduzione del personale: 10% dei dipendenti civili del ministero dell’Interno, “grazie a uno scivolo, un pensionamento anticipato”, si avrebbe un risparmio di spesa che potrebbe finanziare assunzioni fino al 30% che però verrebbero contenute ad un terzo.Il resto dei soldi verrebbe accantonato.
”Un’operazione – dice la Cancellieri, classe 1943 -che peraltro aiuterebbe il ministero a ringiovanirsi, e ne ha tanto bisogno.”

Peraltro questo insistere sulla eccessiva dimensione del corpo burocratico sembra il nuovo diversivo adottato per sviare l’attenzione dai veri fattori che originano la crisi economica attuale ( troppa sperequazione fra i redditi = incremento delle risorse a disposizione della speculazione finanziaria e diminuzione del consumo e poi della produzione = aumento delle crisi finanziarie perchè in finanza si guadagna solo quando qualcuno perde ).

In Italia secondo l’ultima rilevazione ufficiale, che risale al 2010, le persone che lavorano a tempo indeterminato per lo Stato, le amministrazioni locali, la sanità e tutti gli altri enti pubblici sono 3,25 milioni; a questi vanno aggiunte alcune decine di migliaia di contratti temporanei. In Francia si arrivava nel 2009 a 5,3 milioni.
In Germania i dipendenti sono 4,54 milioni (sempre dati 2010).
La Gran Bretagna, nel secondo trimestre 2011 dava lavoro a 5,52 milioni di dipendenti.

Se i 3 milioni ed oltre di impiegati pubblici italiani lavorano male è bene ricordarsi di un detto napoletano " i pesci puzzano sempre da ‘o capo"

 

Mario Monti ha dichiarato sulla questione:

”Le riforme strutturali sono assolutamente necessarie, ma di per se’ non danno crescita. Hanno bisogno che ci sia una domanda dei beni e dei servizi prodotti” . ”In paesi come l’Italia che stanno facendo una cura di riforme e contenimento di bilancio, non si genera spontaneamente molta domanda.
Bisogna che gli altri paesi, che non sottoposti a cura, largheggino con le politiche economiche senza pero’ ‘tornare a politiche effimere di facile disavanzo pubblico che sarebbero in contrasto con le esigenze di oggi”. 
”bisogna avere piu’ domanda di un certo tipo: una domanda che allarga la capacita’ la produttiva dell’economia. Quindi piu’ investimenti infrastrutturali a livello comunitario (attraverso i progetti di interconnessione transfrontaliera delle reti di trasporto) e maggiore attenzione per gli investimenti sia pubblici che privati”.
”Servono politiche che non siano contraddittorie con la disciplina fiscale, ma che creando piu’ crescita rendano questa disciplina piu’ sostenibile a medio termine”

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