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Tante le scuole materne, elementari e medie del territorio regionale che hanno scelto di fare l'esperienza dei laboratori di educazione ambientale e alimentare proposti nell'azienda dell'Istituto Agrario di Todi
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I segreti dell’orto, il bosco come aula, la via dell’olio, dal latte al formaggio, frutta da non perdere,  a scuola di natura, nella fattoria degli animali: sono soltanto alcuni degli oltre venti nomi che contraddistinguono i laboratori di educazione ambientale, scientifica ed alimentare proposti dalla fattoria didattica dell’Istituto Agrario "Ciuffelli" di Todi.

La scuola di agricoltura più antica d’Italia dispone infatti di un grande “laboratorio a cielo aperto” rappresentato da un’azienda agraria multifunzionale di circa 80 ettari, dove le scuole di ogni ordine e grado – materne, elementari, medie e superiori – possono seguire e sperimentare in prima persona i processi produttivi, in agricoltura come negli altri settori connessi, e costruire delle esperienze tra tradizione e innovazione, con l’apprendimento di competenze trasversali di cittadinanza responsabile volta allo sviluppo sostenibile, alla tutela degli ecosistemi, alla conoscenza della stagionalità delle produzioni, delle filiere alimentari, dei concetti di filiera corta e chilometri zero.

Durante l’anno scolastico che sta per concludersi  il "Ciuffelli" ha aperto le porte della sua fattoria ad alcune migliaia di bambini e ragazzi provenienti da tutta l’Umbria, costruendo di volta in volta, in collaborazione con le scuole di provenienza,  dei percorsi coinvolgenti e dall’approccio formativo modulato a seconda dell’età degli alunni.

Per festeggiare il successo della fattoria didattica, alla fine di maggio l’azienda agraria ha ospitato i bambini delle terze classi della scuola elementare di Porta Fratta, proponendo loro una vera e propria full immersion che li ha visti protagonisti a tutto campo nei vari settori di attività: dalla semina del girasole all’intonacatura del nuovo frantoio bio-edile in terra e paglia, dalla preparazione dei formaggi freschi nel caseificio aziendale all’alimentazione degli animali degli allevamenti, a contatto con vitelli, agnelli, cavalli, pulcini, conigli e piccioni.

La giornata particolare si è conclusa con la visita al museo della civiltà contadina, la raccolta di mezzi ed attrezzi del passato che Terzilio Foglietti ha allestito per testimoniare un mondo rurale ormai scomparso ma alle cui radici il comparto agro-alimentare regionale è tuttora fortemente ancorato.
Per i piccoli scolari si è trattata di una lezione sicuramente diversa, senza lavagna, senza cattedra e senza banchi, ma probabilmente non meno interessante ed istruttiva di quelle convenzionali sui libri di scuola

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