Pochi libri e molto hi-tech per i teenager italiani. Hanno il telefonino personale e altri dispositivi digitali, ma leggono poco. Anzi, il 45% non ha preso in mano neanche un libro, esclusi i testi scolastici, il 15% uno, il 14% due, il 26% più di tre (31% tra le ragazze).Tutto ciò in un anno, secondo Doxa.
Il computer: l’81% lo usa in casa, anche a scuola il 20%, mentre un altro 13% lo impiega solo a scuola. Internet: si collega il 52% dei ragazzi, in media 4 volte la settimana con sessioni di poco più di un’ora, per la metà con Adsl. Il Web: aiuta nello studio (88%), usano email e chat (84%), download di film e immagini (72%), download di musica (65%), IpTv e radio online (63%), mentre solo il 21% fa shopping online.
In complesso in Italia sono 21,4 milioni gli utenti che si sono connessi al web almeno una volta a maggio. Di questi, 8,3 si sono collegati solo dall’ufficio. Il dato sale rispettivamente a 22,8 milioni e 8,5 milioni se si includono anche gli utilizzatori di applicazioni quali gli instant messenger e i media player. Gli internauti hanno ormai una frequentazione della rete più che giornaliera, con 35 sessioni in media mensile. Un utilizzo ben più elevato per gli uomini rispetto alle donne (oltre 50 ore il tempo medio speso al computer da casa o dall’ufficio contro le 46 ore delle donne), ma è interessante notare che il gap si sta riducendo (era superiore alle 10 ore solo un anno fa).
Il 91% ha un cellulare personale: il telefonino con fotocamera (75%), invio Mms (67%), Bluetooth (43%), videochiamate (30%). Tra le funzionalità più ricercate sul cellulare sono: videochiamate (38%), download di brani e video musicali (35%), giochi o gaming online (30%). Tra i dispositivi digitali: emergono i lettori cd (40%), player mp3 (36%), fotocamere digitali (24%); i più desiderati da chi non li ha, sono le fotocamere digitali (20%) e gli iPod (19%), posseduti solo dall’8%. Ma amano il piccolo schermo casalingo come tutti. Se nel 1996, gli italiani, avevano speso circa 5 miliardi di euro per ‘guardare’ film, programmi in tv e videocassette, dieci anni dopo la spesa si è raddoppiata.
In realtà nell’arco di un decennio anche la spesa per leggere (libri, quotidiani e periodici) ha conosciuto un incremento, meno accentuato rispetto agli audiovisivi, passando da 6,2 a 10,5 miliardi di euro, ma a questo aumento l’apporto giovanile è molto scarso. Mentre i costi per ascoltare radio e musica registrata incassano un balzo in avanti, portandosi da 600 a 900 milioni di euro.
- Redazione
- 3 Luglio 2007
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