Promosso il sistema dei Centri per l’impiego della Provincia di Perugia, che ha raggiunto nel 2006 una percentuale di avviamenti al lavoro del 12%, dato superiore a quello del centro Italia (8,3%) e alla media nazionale (6,4%). Fiore all’occhiello del servizio, inoltre, i 304 inserimenti in azienda di persone disabili, (anche derivanti dagli obblighi imposti dalla legge 68/99), categoria che rappresenta l’8,03% degli iscritti ai Centri e lo 0,05% della popolazione.
I dati sono stati resi noti dall’assessore provinciale con delega al lavoro Giuliano Granocchia, il quale ha ricordato – rispondendo ad un’interrogazione sugli alti costi di gestione rispetto ai risultati conseguiti – come dal monitoraggio dell’Isfol sui Centri per l’impiego italiani l’Umbria, accanto alla Liguria, abbia ottenuto il punteggio più alto relativamente alla qualità dei servizi erogati.
Dall’indagine nazionale è emerso che tutti i Centri presenti nella regione hanno attivato i servizi per i disoccupati (contro l’11% della media italiana ed il 3,5% di quelli del centro-nord che non li hanno ancora attivati), con quattro dei Centri umbri (ovvero l’80%) in grado di fornire servizi avanzati.
Tutti i Centri hanno avviato un’attività di servizio alle imprese (contro l’8,5% nazionale) e, mentre in Italia la media degli imprenditori che ricorre ai servizi pubblici per l’impiego è del 10,4%, in Umbria questo dato raggiunge il 12%. “Non nascondo – ha affermato l’assessore provinciale – che nonostante tali risultati, c’è ancora molto da fare ed è già stato individuato un gruppo di lavoro che dovrà ripensare l’organizzazione territoriale, ricalibrando in particolar modo la presenza degli sportelli del lavoro sul territorio”.
- Redazione
- 23 Luglio 2007
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