Questa mattina, alle 10, presso il Tribunale dei minori di Perugia si è tenuta un’udienza preliminare per l’affidamento dei figli di Barbara Cicioni, la donna incinta all’ottavo mese trovata uccisa a Compignano di Marsciano a fine maggio e del cui omicidio è accusato il marito, Roberto Spaccino, che da oltre due mesi e mezzo è rinchiuso in carcere.
L’incontro tenutosi oggi ha anticipato quello inizialmente previsto per la fine del mese, evidentemente nel lodevole intento di porre fine alla situazione provvisoria che vede i due fratellini ospitati, da poco dopo la doppia tragedia, presso una casa famiglia nella zona del Trasimeno, dove i nonni materni e paterni hanno avuto modo di incontrarli più volte.
Sul tavolo del presidente del Tribunale, Piero Cenci, c’era stamani una pre-perizia della psichiatra incaricata di incontrare i due bambini e di valutare sia quale è l’ambiente più favorevole alla crescita dei due bambini, Filippo e Nicolò, sia di capire se gli stessi potranno essere ascoltati come testimoni con la formula dell’incidente probatorio.
L’anticipo dei tempi è stato valutato positivamente dai legali delle famiglie coinvolte, i quali spingono perchè si proceda ad una decisione in grado di fornire dei punti di riferimento certi ai due bambini e, possibilmente, garantisca una continuità con l’ambiente nel quale sono vissuti fino adesso. In tal senso viene visto con favore l’affidamento alla nonna materna, Simonetta Pangallo, che ha presentato subito richiesta in tal senso (in subordine c’è anche la disponibilità del fratello della stessa).
La decisione definitiva del Tribunale dei minori di Perugia dovrebbe arrivare entro la metà di settembre (per il 18 è fissata l’udienza dell’incidente probatorio), anche in considerazione dell’avvio dell’anno scolastico e dell’esigenza di non determinare ulteriori traumi e scompensi dal punto di vista formativo.
- Redazione
- 18 Agosto 2007
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