Sarà perché gli italiani, invecchiando, hanno meno voglia di viaggiare. O forse la classe media sta abbassando il suo tenore di vita. Oppure molti scoprono che è più riposante restare a casa. Ovvero tutte e tre le tesi fin qui esposte sono vere.
Quale sia la risposta esatta nessuno lo sa, ma sta di fatto che i consuntivi finali sentenziano che più di metà degli italiani quest’anno hanno rinunciato alle vacanze estive.
Il 51% degli italiani in estate non è andato in vacanza “e questo significa, rispetto alla passata stagione turistica – dice Gian Franco Fisanotti, presidente di UnionTurismo – che quasi un milione di italiani in più hanno contribuito alle perdite di presenze, evidenziando così una crisi che pone serie domande al Governo della Repubblica”.
Da quanto riferito da Fisanotti nel corso dell’Ufficio di presidenza dell’Associazione nazionale delle aziende e degli enti pubblici e privati di promozione e di accoglienza turistica, “solo 22 milioni di italiani maggiorenni ha trascorso le vacanze estive in un luogo diverso dalla propria residenza abituale”.
Per “frenare le perdite che registra l’industria turistica”, l’organizzazione chiede, perciò, di posticipare l’apertura delle scuole in tutte le regioni al primo ottobre, nella speranza di portare al mare più italiani nel mese di settembre, semprechè anche questo non diventi, per quanto riguarda le tariffe, un mese d’alta stagione.
- Redazione
- 10 Settembre 2007
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