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L'appuntamento è per una visita guidata all'Eremo delle Grazie a Monteluco di Spoleto

Si avvia a conclusione la terza edizione di “Storie di… Ville e Giardini” 2007, la manifestazione della Provincia di Perugia che, attraverso un circuito di visite guidate, si pone l’obiettivo di valorizzare le residenze signorili e il loro patrimonio naturalistico, contribuendo a far emergere la ricchezza e varietà d’offerta del patrimonio storico, architettonico e paesaggistico del territorio provinciale, unito alla ricche proposte culturali e artistiche esistenti in Umbria. 
La manifestazione terminerà domenica 16 settembre con l’appuntamento di Monteluco di Spoleto, presso l’Eremo delle Grazie, la dimora storica degli eremiti.

Scheda Eremo delle Grazie
Lungo il ripido fianco di Monteluco, interamente coperto di lecci, vi era un tempo un bosco sacro a Giove. Come testimonia un raro documento del III secolo avanti Cristo, la “Lex Spoletina” custodita oggi nel museo archeologico di Spoleto, l’integrità del bosco era tutelata già in età romana.
E’ qui, all’interno della folta lecceta mediterranea, raggiungibile un tempo solo attraverso un’antica mulattiera, che si trova Villa Lalli, dimora storica di rara bellezza, costruita ed ampliata nei secoli attorno al nucleo originario di un antico eremo. La sua storia prende il via dal V secolo, quando il contesto isolato e selvaggio fu scelto da eremiti siriaci, tra i quali certamente Sant’Isacco.
Le grotte naturali di Monteluco erano in effetti un contesto, ideale per il raccoglimento e la meditazione di chi voleva condurre una vita anacoretica. Agli inizi del XVI secolo, con la partenza dei Benedettini, sugli antichi luoghi di preghiera furono edificati piccoli conventi, chiese, cappelle, abitate da singolari figure di “eremiti” della mondanità spoletina: artisti, pittori, architetti, uniti sotto una congregazione fondata nel 1547 dal vescovo Fabio Vigili.
La casa madre aveva sede nell’antico eremo delle Grazie, poi trasformato in Villa Lalli. L’occupazione francese soppresse la congregazione e, all’inizio dell’800, gli eremi passarono in mano ai privati, che li trasformarono in ville per la residenza estiva.

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