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La prima seduta dopo la pausa estiva si è caratterizzata per la risposta ad alcune interrogazioni, per la solidarietà alla Lorenzetti e per il cordoglio ai morti sul lavoro

La ripresa dell’attività del Consiglio regionale dell’Umbria è avvenuta con una serie di risposte ad alcune interrogazioni e all’insegna di un certo fair play cui parrebbe non essere estranea la considerazione che l’accentuazione dei toni può essere mal interpretata da frange estreme.
Riferendosi alle gravi intimidazioni subìte dalla presidente della Giunta, il presidente del Consiglio Tippolotti, dopo aver espresso il cordoglio per le recenti vittime di infortuni del lavoro, ha ribadito “la solidarietà istituzionale e personale a Rita Lorenzetti: le reazioni manifestate unanimemente da tutte le forze politiche, unitamente alle rappresentanze della società, rappresentano una condanna fermissima per una pratica barbara e violenta che è totalmente estranea alla nostra cultura”.

In merito alla situazione dei lavoratori precari nell’amministrazione regionale con la legge Finanziaria 2007 è stata riaperta la possibilità di andare oltre la situazione dei contratti atipici. E’ quanto ha detto l’assessore Vincenzo Riommi rispondendo ad una interrogazione di Ada Girolamini con la quale chiedeva di conoscere le iniziative della Giunta in merito alla stabilizzazione del personale precario.
La Regione Umbria – ha fatto sapere l’assessore – ha sottoposto alle organizzazioni sindacali un percorso contenuto in un disegno di legge approvato nel luglio scorso e che, molto presto, sarà sottoposto all’attenzione della competente Commissione.

“La vicenda riguardante la presunta presenza di sostanze inquinanti nei terreni di Ramici (Alviano) viene seguita con grande attenzione. Le analisi e i controlli effettuati a suo tempo dall’Arpa sull’aria, sui rifiuti utilizzati e sulle falde acquifere non hanno rilevato problemi. L’Agenzia sta comunque effettuando dei nuovi controlli e qualora dovessero evidenziare dei problemi si agirà di conseguenza”. Così l’assessore regionale all’ambiente, Lamberto Bottini, ha risposto all’interrogazione del consigliere Alfredo De Sio (An).
Per la questione del rio Fergia “l’autorizzazione dell’ulteriore prelievo, peraltro non ancora attivata, ha come premessa il rispetto assoluto dell’equilibrio ambientale e prevede il prelievo di 5 litri in più nel periodo invernale, una quantità che non comporta problemi di squilibrio del sistema idrico”. La risposta è stata fornita  ad un’interrogazione del consigliere regionale Aldo Tracchegiani (La Destra) che chiedeva “quali provvedimenti intenda assumere la Giunta affinché non siano violati i diritti e gli interessi legittimi degli abitanti di delle zone interessate dal problema idrico derivante dagli attingimenti dal pozzo Corcia da parte della società Rocchetta-Idrea“.

“I danni procurati all’agricoltura dalla fauna selvatica, principalmente dai cinghiali, difficilmente si riescono a tenere sotto controllo. Quelli procurati sono stati ampiamente superiori alle previsioni in bilancio“. Lo ha detto l’assessore Lamberto Bottini rispondendo ad una interrogazione firmata da Massimo Mantovani insieme a tutto il gruppo consiliare di Forza Italia con la quale si chiedevano le motivazioni per le quali si è verificata “la mancata erogazione da parte della Giunta regionale degli indennizzi dovuti per l’anno 2005“.
Il problema si ripropone ogni anno, per questo è necessario – ha detto Bottini – rivedere la legge 23 al fine di snellirne l’iter per la sua applicazione. E’ importante anche avere un sempre migliore rapporto tra il mondo venatorio e quello dell’agricoltura per quanto riguarda la caccia al cinghiale”.

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