Un’azienda tanto legata a Marsciano da portare il nome della città nella sua ragione sociale. Un legame che si è riconfermato forte quando, qualche mese addietro, è stato annunciato che l’Associazione Nazionale Degli Industriali dei Laterizi, avrebbe contribuito, con la fornitura gratuita dei materiali, alla costruenda residenza per anziani, scelta sulla quale deve aver sicuramente pesato il fatto che dell’ANDIL le Fornaci Briziarelli sono un socio autorevole e ascoltato.
Una testimonianza di attenzione al territorio di insediamento confermata anche dall’indizione, in collaborazione con “Il Giornale dell’Architettura”, di un premio per giovani laureati che nella sua prima edizione ha privilegiato un concorso progettuale per la città di Todi, mentre nella seconda prevede l’elaborazione di proposte sul tema “un’idea per Perugia”.
Dell’azienda c’è poco da dire che già non si conosca: moderna realtà produttiva e commerciale, leader nazionale nel settore e una delle principali in campo europeo, con tre stabilimenti in Umbria (Marsciano, Bevagna e Dunarobba di Avigliano Umbro) ed uno nel Lazio.
Completano la struttura produttiva quattro magazzini di proprietà (Piscille di Perugia, Santa Maria degli Angeli di Assisi, Foligno e Monterotondo) e numerose cave per l’estrazione dell’argilla, site nelle adiacenze dei centri di produzione, garanzia questa per il costante mantenimento della qualità dei prodotti e presupposto per la specializzazione di ciascun stabilimento in base alle caratteristiche chimico-fisiche della materia prima locale.
Un trattamento esclusivo, inoltre, permette di riprodurre le medesime caratteristiche estetiche dei laterizi antichi con i più elevati standard di tenuta e durata. A riconoscimento dell’elevata affidabilità dei prodotti, FBM ha ottenuto prima il marchio ANDIL e la certificazione ISTEDIL e, dal 1996, è tra le poche imprese del comparto ad avere la certificazione del Sistema Qualità ISO 9002 per le coperture presso lo stabilimento di Marsciano, oggi adeguato in UNI EN ISO 9001:2000 ed esteso anche ai materiali prodotti presso la fornace di Bevagna.
La forza lavoro è di quasi quattrocento dipendenti, assistiti da circa ottanta agenti diretti della rete commerciale, presenti in tutto il territorio nazionale. L’azienda immette sul mercato, annualmente, oltre 500 mila tonnellate di prodotti, comprensive di 5 milioni di metri quadrati di tegole e coppi. Un quantitativo che costituisce più del 25% della produzione complessiva sfornata nelle regioni in cui gli stabilimenti FBM realizzano, unici in Italia, l’intera gamma di laterizi da costruzione (solai in laterocemento, blocchi portanti e da tamponamento, mattoni trafilati, mattoni pasta molle e a mano, pavimenti, tavelloni, tegole e coppi). Parte della produzione raggiunge, tramite distributori in esclusiva, molti altri Paesi, tra i quali Stati Uniti, Australia, Giappone, Arabia Saudita, Slovenia, Croazia, Ungheria, Cipro.
I Briziarelli hanno sempre curato l’innovazione, sia attraverso la razionalizzazione del sistema produttivo che con la realizzazione di notevoli investimenti tecnologici: uno di questi è rappresentato dallo stabilimento di Dunarobba realizzato nel 2002. Adesso è invece la volta di Marsciano, con la costruzione di un forno della capacità di oltre 600 tonnellate al giorno (unico al mondo per coperture in laterizio), alimentato da una triplice linea di produzione in grado di fornire tegole pressate, coppi e pezzi speciali, con una capacità totale dello stabilimento pari a 18 mila quintali al giorno.
Di primati la FBM ha esperienza. E stata sua, infatti, l’introduzione di speciali camere a riscaldamento artificiale per avere anche d’inverno i laterizi pronti per la cottura e, nel 1926, la costruzione di un grande forno Hoffman, l’innovazione più importante mai introdotta nel processo produttivo di materiali laterizi. Nel 1949 la costruzione di un forno a tunnel per i laterizi, allora impiegato soltanto per le ceramiche ed articoli sanitari che richiedevano limitate dimensioni. Le fornaci marscianesi furono così in grado di produrre tegole utilizzando per la loro cottura un forno a tunnel lungo 160 metri ed ottenendo l’attenzione di un congresso mondiale del settore.
Da quel 5 luglio 1906, quando venne costituita la “Società per la costruzione ed esercizio di Fornaci a fuoco continuo per laterizi e calce” più brevemente denominata “Le Fornaci di Marsciano”, è passato un secolo. Una società ora affidata alla terza generazione della famiglia Briziarelli, che ha voluto riallacciarsi alle origini promuovendo in occasione del centenario una pregevole opera editoriale dove si racconta tante storie di una storia: di una famiglia, di un’impresa, di un prodotto, di una città.
- Redazione
- 21 Ottobre 2007
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