Per circa 10 km lungo la statale 316 dei Monti Martani venerd’ scorso sembrava di assistere ad un film: un’auto in fuga ad altissima velocità e dietro le auto dei Carabinieri della Stazione di Gualdo Cattaneo e dei Vigili dell’unione dei Comuni delle Terre del Sagrantino che tentavano di fermarla.
L’inseguimento era iniziato dopo che l’auto aveva attraversato a forte velocità l’abitato di Bastardo di Giano dell’Umbria, allarmando la popolazione che aveva allertato le forze dell’ordine.
A guidare, da vera pilota, una donna 50enne di Taranto, la cui abilità ha avuto modo di mettersi in mostra quando, giunta a Massa Martana, è riuscita a dileguarsi dimostrando anche una buona conoscenza della zona.
Ma i militari avevano preso il numero della targa della sua auto e la donna poi, dopo alcune ore, è stata nuovamente intercettata e fermata nei pressi di Spoleto, sulla base di un identikit diramato.
E qui è emersa una storia alquanto nebulosa, ancora. Secondo i familiari la donna si sarebbe allontana tre giorni fa dalla sua abitazione pugliese e avrebbe problemi psichici