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La Veralli Cortesi di Todi cerca di correre ai ripari, a seguito del recente furto, da mani ignote e miserabili, di alcuni quadri e terrecotte (nonché di alcune stampe),
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C’erano una volta dei “santuari” a cui ci si avvicinava con rispetto ed a nessuno veniva voglia di far la minima cosa che potesse arrecare danno.
Ora i “santuari”, per i delinquenti, non ci sono più e la situazione andrà di male in peggio visto il decreto legislativo che praticamente rende immuni da sanzioni i ladri.
La Veralli Cortesi di Todi cerca di correre ai ripari, a seguito del recente furto, da mani ignote e miserabili, di alcuni quadri e terrecotte (nonché di alcune stampe), facenti parte della Raccolta d’arte contemporanea con funzione di arte-terapia, esposti al piano terra della Residenza protetta per anziani non autosufficienti, scoperto e denunciato alla Stazione dei Carabinieri di Todi nella mattinata del 29 0ttobre scorso ed anche in relazione all’allontanamento di un ospite dalla struttura medesima avvenuto nello scorso mese di aprile con epilogo tragico.

Il Consiglio di Amministrazione, perciò, ha provveduto ad approvare un preventivo di spesa generale per la realizzazione di interventi urgenti volti a migliorare la tutela e la sicurezza  degli ospiti e dei beni patrimoniali custoditi all’interno della Residenza per l’importo complessivo di 30.500 euro nonché un1° stralcio funzionale per l’importo di 14.000 euro, finanziando intanto quest’ultimo con fondi di bilancio di questa Azienda pubblica.

Gli interventi approvati riguardano sinteticamente:
– La rimozione di tutte le maniglie esterne dei numerosi  potenziali accessi all’edificio e la riduzione del numero degli  ingressi per il pubblico al minimo indispensabile ed in più dotandoli di videosorveglianza,fermo rimanendo il normale funzionamento di tutte le porte dotate di maniglione antipanico;
– L’installazione di una barra automatizzata all’unico ingresso carrabile (ed anche pedonale) dell’intero complesso, azionabile dal servizio di guardiania;
– L’installazione di un sistema di videosorveglianza esterna della struttura ed,  in particolare, delle aperture d’ ingresso o uscita dall’edificio e del cancello di ingresso /uscita in fondo al viale con telecamere collegate a monitor.
L’attuazione concreta delle suddette misure avrà luogo quanto prima, compatibilmente con le procedure  di un Ente pubblico, mediante la fornitura e posa in opera e in funzione degli impianti in questione.

 

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