“L’obiettivo deve essere costruire motori che inquinano meno”. A dirlo non la solita campagna degli ecologisti ma il presidente della Fia (federazione internazionale automobilistica) Max Mosley, che precisa poi “Vetture che consumano 75 litri per 100 Km non sono belle”.
Una bella virata dal rappresentante dell’industria della velocità a tutti i costi, una svolta epocale che non potrà non influenzare quanti fanno dell’apparenza una ragione di vita e che adesso si sentono dire, proprio da chi li ha cullati fin ad ora che è tempo di cambiare e, forse, di crescere.
Stop all’eccesso di consumi energetici, basta inquinamento, sì a nuove norme ed al “risparmio”, e in futuro apertura ai biocarburanti: il rivoluzionario orizzonte della Formula 1. “Non possiamo perdere di vista anche i problemi climatici – ha sottolineato Mosley – La federazione vuole fare entrare la Formula 1 in una nuova era”. Non è più tempo di rinviare il problema («ormai o tutto o niente»), per cui l’obiettivo adesso diventa quello di costruire motori che consumino e inquinino meno. In futuro bisognerà ricavare il meglio da un motore con un volume di carburante minimo”. La prospettiva dunque è lo sviluppo di biocarburanti già a partire dal 2011, unitamente a nuove regole in grado di ridurre i costi delle scuderie. Mosley ha spiegato che le grosse squadre smaltiscono «tonnellate» di anidride carbonica nei test e nella galleria del vento, per giorni e giorni, e 24 su 24. Adesso i costruttori hanno sei mesi per esprimere commenti e idee, ma la Fia ha già fissato la data:”In ogni modo il nuovo regolamento per il 2011 entrerà in vigore il primo dicembre 2008” e forse allora ci sarà l’addio ai “pit stop” per rifornirsi in gara e le corse non saranno più di velocità ma solo di durata.
- Redazione
- 5 Giugno 2007
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