Un nucleo di nove tombe, sei a cassone e tre a sarcofago, risalenti all’epoca pre-romana è stato recuperato, durante scavi archeologici nell’area dell’ex oleificio a Todi. L’intervento è stato appena completato. Le tombe a cassone – è scritto in un comunicato del ministero per i beni e le attività culturali – sono realizzate con lastre di travertino, mentre le altre, più antiche, sono ricavate da un unico blocco di arenaria, munite di un coperchio dello stesso materiale. In entrambi i casi il rito praticato è quello del defunto inumato, disteso in posizione supina. In quasi tutte le sepolture è stata inoltre rinvenuta una moneta di bronzo, vicino al capo, rituale che richiama l’obolo per l’aldilà deposto sulla bocca.
Considerato rilevante anche il corredo funerario che ha restituito – prosegue la nota – un’eccezionale quantità di vasellame vitreo, recuperato in perfetto stato di conservazione. Secondo gli esperti tali materiali sono riferibili alla classe delle coppe a mosaico, di probabile produzione alessandrina, e di quelle a stampo, di provenienza siro-palestinese. Rinvenuti anche ossi lavorati pertinenti al rivestimento di cofanetti. Oltre che per la ricchezza dei corredi – ha sottolineato il ministero dei Beni culturali – il rinvenimento assume notevole importanza poichè testimonia una fase di vita della città pre-romana di III-II sec. a. C., piuttosto fiorente sotto il profilo dei traffici commerciali. Lo scavo, che si è inserito in un’opera di sbancamento dell’ex oleificio, al fine di realizzare un complesso edilizio, è stato diretto da Dorica Manconi, assistita da Francesco Giorgi.
- Redazione
- 6 Giugno 2007
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