Lunedì il Tribunale del riesame esaminerà il ricorso per la revoca dell’arresto presentato da Roberto Spaccino, rinchiuso nel carcere di Capanne ormai da quasi un mese con l’accusa di avere ucciso a Compignano di Marsciano la moglie, Barbara Cicioni.
Nel ricorso i suoi legali, che nel frattempo hanno nominato come perito di parte anche il noto criminologo Francesco Bruno, sostengono che non ci sono gravi indizi di colpevolezza ed esigenze cautelari per i loro assistito. Da qui la richiesta della revoca dell’ordinanza di custodia ed in subordine la concessione degli arresti domiciliari. Pare comunque improbabile che il tribunale assuma una decisione immediata.
Secondo una dichiarazione rilasciata dall’avvocato Michele Titoli all’Ansa, “ad oggi non ci sono elementi nuovi oltre a quelli dell’ordinanza”. La procura – ha spiegato – non ha depositato nuovi risultati sugli esami tecnici eseguiti dal Ris sul luogo del delitto e sulle auto di famiglia e dell’autopsia. Gli unici atti nuovi sono “sommarie informazioni” assunte da varie persone ma che non aggiungerebbero elementi di ulteriore rilevanza.
Roberto Spaccino è ancora in regime di isolamento, anche se da alcuni giorni questa misura è stata attenuata con il permesso di vedere la televisione e leggere i giornali, concessione seguita a quella della possibilità di ricevere la visita di alcuni suoi familiari. Probabilmente è quindi a conoscenza del fatto che i due figli sono stati affidati ai servizi sociali.
A metà settimana (il 28 giugno) è in programma la prima udienza dell’incidente probatorio richiesto dalla procura per ascoltare i due bambini. In quella sede la difesa nominerà come perito di parte uno psichiatra infantile ed il Gip conferirà gli incarichi agli esperti che dovranno valutare le modalità per una eventuale audizione dei due bambini, che potrà avvenire solo in tempi successivi.
