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L'utenza protesta per i disservizi ma, invece di ridurre i costi ed aumentare gli investimenti, la Regione pensa di crea una sovrastruttura, incapace com'è di superare i campanilismi e di esercitare la funzione di coordinamento istituzionale

Tutti si lamentano del trasporto pubblico in Umbria, il petrolio sta per scarseggiare ed in Regione si va avanti con la storia della “holding”. Intano il sistema delle ferrovie in Umbria manca di puntualità e di servizi adeguati. Questa la denuncia della Confconsumatori regionale, che preannuncia una «forte mobilitazione» per la tutela dei diritti e delle garanzie previste nei confronti degli utenti.
L’associazione dei consumatori lamenta forti disservizi per quel che riguarda la puntualità dei treni, che in molti casi implica l’impossibilità per i cittadini di prendere coincidenze per arrivare nelle stazioni di destinazione. «La situazione dei pendolari – è stato detto nella conferenza stampa – peggiora progressivamente e i consumatori non sono tutelati». «I reclami verso Trenitalia non producono risultati perchè le norme del contratto di acquisto di biglietti e abbonamenti sono a favore del prestatore del servizio e non del cliente.
Rincarano la dose i Consiglieri regionali Modena, Mantovani, Nevi e Spadoni Urbani per i quali “la situazione della FCU continua a preoccupare utenti e lavoratori. Da.mesi il comitato dei pendolari denuncia il ritardo delle percorrenze e i disservizi a cominciare dalle carrozze. Assistiamo ad una “politica” fatta di conferenze stampa e di annunci senza seguito. La situazione è divenuta cosi grave che anche la Camere del Lavoro ha ritenuto opportuno chiedere un confronto a tutto campo sul futuro della FCU”.
Al disinteresse istituzionale per i trasporti quotidiani, compresi quelli automobilistici, in qualche caso (vedi il “reclamo” di un residente di San Venanzo nella rubrica lettere al direttore) soppressi al termine della stagione scolastica, si contrappone il prossimo notevole aumento del costo dei carburanti e forse la scarsità che renderanno, per molti impraticabile, il mezzo privato quotidiano (quello per raggiungere il posto di lavoro).
L’Aie (l’Agenzia internazionale per l’energia) ha lanciato l’allarme: entro cinque anni resteremo a corto di petrolio. E lo ha fatto presentando un accurato studio dove si evidenzia come, al ritmo odierno di consumi e sulla base delle previsioni da qui al 2012, è molto vicino il momento in cui “la crescita della domanda sorpasserà al crescita dell’offerta di petrolio”. Non solo, secondo l’Aie, anche la disponibilità di metano farà fatica a tenere il passo sempre nel prossimi cinque anni. L’Aie è sempre stata molto cauta e il fatto che sia uscita allo scoperto reclamando attenzione dai Governi per dir loro che non hanno capito quanto questa crisi sia seria, è un segnale che ormai la consapevolezza della situazione è arrivata ai livelli più alti. Tra gli esperti serpeggia il sospetto che l’Opec non possa o non voglia investire nella ricerca di nuovi pozzi. “Che cosa ci sia realmente in Arabia Saudita non si sa e c’è il forte rischio di una sovrastima, cosa che complicherebbe ancora di più il quadro”.
In un quadro così allarmante, l’assessore regionale ai Trasporti ha sottoposto alle due Province e ai sindaci di Perugia, Terni e Spoleto, la bozza di statuto per la costituzione di una holding regionale sul trasporto pubblico locale. Un nuovo soggetto di coordinamento delle aziende di trasporto pubblico locale (Presidente, Consiglio di amministrazione e Collegio dei revisori difficilmente “a gratis”), stante l’evidente incapacità di giungere ad una diretta fusione delle società interessate o al diretto esercizio della funzione di coordinamento da parte delle istituzioni già esistenti: Regione e Province. Ognuno vuole “salvaguardare la specificità delle singole aziende favorendo la gestione unitaria di una serie di necessità, esigenze ed opportunità che con una massa critica adeguata potrebbero avere indubbi vantaggi.” Aziende che sono poste, per meri motivi di prestigio, al centro dell’attenzione espropriando del ruolo gli utenti ed i cittadini tutti .

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