Circa trecento sono gli additivi, aromi ed enzimi che finiscono nel piatto degli europei. Quante di queste sostanze derivino da organismi geneticamente modificati non si sa esattamente anche perché questa indicazione non appare nelle etichette come vorrebbero oggi gli europarlamentari. L’Assemblea di Strasburgo concorda poi con quanto proposto dalla Commissione europea: ossia permettere l’utilizzo di quelle sostanze solo se non comporta rischi per la salute e se non risultano ingannevoli per i consumatori. Insomma per gli europarlamentari europei va migliorata la protezione dei consumatori anche con l’introduzione di una procedura di autorizzazione uniforme e centralizzata a livello europeo per additivi, enzimi ed aromi destinati ad essere utilizzati nei prodotti alimentari. E questo, sotto il controllo dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) che ha sede a Parma. Un emendamento, in particolare, chiede che siano sottoposti all’esame dell’Efsa gli additivi alimentari esistenti sul mercato che al momento del varo della normativa non abbiano ricevuto un parere positivo dal Comitato scientifico per i prodotti alimentari o della stessa Efsa. L’Assemblea europea ha tenuto anche a garantire alcune produzioni nazionali tradizionali. Così, per la produzione di Mortadella, Cotechino e Zampone tradizionale l’Italia potrà vietare il ricorso a tutti gli additivi, tranne i conservanti, gli antiossidanti, i regolatori dell’acidità, gli esaltatori di sapidità, gli stabilizzanti e gas d’imballaggio. È anche vietato l’impiego di additivi negli alimenti per lattanti e per quelli non trasformati. Il Parlamento chiede infine un’attenzione particolare a quegli additivi sotto forma di agenti schiumogeni, gelificanti, lubrificanti e i gas e che possono avere un impatto negativo per l’ambiente.
Intanto è stato l’allarme sui prodotti in pelle: possono provocare allergie. Il BfR (l’istituto tedesco per i rischi) ha esaminato diversi campioni in pelle, nel 50% dei quali sono state rilevate quantità pericolose di bicromato di potassio. Questo fissatore, che dà un colore bruno alle pelli, è responsabile di allergie da contatto. Nel periodo estivo spesso si usano scarpe, sandali in particolare, in pelle a diretto contatto con l’epidermide che, con il sudore del piede, può dare fastidiose dermatiti allergiche. Anche i guanti, ovviamente non usati in questo periodo, possono dare manifestazioni analoghe. Il consiglio dell’Associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori è sempre quello di non comprare prodotti in pelle da venditori ambulanti contro il quali non può essere avviata nessuna forma di rivalsa. L’Aduc ha scritto al ministero della Salute per sapere se sono stati effettuati studi analoghi anche in Italia e quali siano stati i risultati.
- Redazione
- 19 Luglio 2007
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