Condividi su facebook
Condividi su twitter
Cresce il calcetto ma cala il calcio (e anche il tennis); ginnastica e dintorni balzano al primo posto; il nuoto è al terzo; sempre più difficile l'aggregazione di gruppi numerosi

Il calcio non è più lo sport più praticato in Italia. A rubargli lo scettro, secondo un’indagine Istat condotta su un campione di 24 mila famiglie (un totale di 54 mila individui), il gruppo di attività costituito da ginnastica, aerobica, fitness e cultura fisica.
In calo rispetto alla precedente indagine del 2000 (24,2% contro il 25,7), il calcio (compreso il calcetto che però è in forte crescita) resta comunque uno degli sport più praticati con 4 milioni e 152 mila persone, mentre le attività sopracitate raggiungono i 4 milioni e 320 mila persone: se a questo numero si aggiungono anche la danza e il ballo (1 milione e 80 mila persone), discipline che si svolgono sempre all’interno delle palestre, il totale arriva a 5 milioni e 300 mila persone, pari al 31% dei praticanti sportivi.
Al terzo posto il nuoto con 3 milioni e 576 mila praticanti (20,8% degli sportivi). In calo il tennis (dal 7,8 al 6,1) e gli sport invernali (dal 13,7 all’11,3), mentre aumentano i praticanti negli sport ciclistici (dal 10,3 all’11,7) e nell’atletica leggera (dal 5,8 al 7,8).
Altissimo il numero dei sedentari, ossia coloro che dichiarano di non praticare sport né attività fisica nel tempo libero: 23 milioni e 300 mila, pari al 41% della popolazione italiana.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter