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Gli sviluppi del "caso Giorgi" lacerano il partito: Marco Pepi lamenta il fatto di non essere stato neppure sentito e annuncia battaglia

Il “caso Giorgi”, dimessosi oggi polemicamente dai Democratici di Sinistra, conosce nuovi sviluppi che lacerano ulteriormente il partito in un momento delicatissimo della vita politica tuderte. Dalla Spagna, dove è da qualche giorno in vacanza, Marco Pepi, segretario dell’Unità di base di Ponterio-Pian di Porto dove Giorgi era iscritto, ha appreso dell’esplodere e dell’evolversi della vicenda da iltamtam.it. Pochi minuti fa ci ha fatto pervenire una presa di posizione durissima che sembra aprire una falla forse più grave del previsto.
“Spero che il contenuto dell’ultimo comunicato diffuso dalla segreteria comunale dei Ds – scrive Pepi – sia falso, in quanto il sottoscritto non ha ricevuto nè un avviso di riunione nè alcuna telefonata per una lettura del testo prima che lo stesso venisse divulgato.
Pertanto respingo in toto il suo contenuto e nello stesso tempo rassegno le mie dimissioni dalla segreteria dell’Unione comunale. Per quanto riguarda invece l’incarico di segretario della sezione di Ponterio-Pian di Porto mi riservo di dare le dimissioni dopo aver riunito la segreteria dell’Unità di base e dopo aver ascoltato, se vorrà, il consigliere ed iscritto Mauro Giorgi.
Questo è il metodo che la nostra segreteria adotta, a differenza di quanto fanno altri che non aspettano altro che qualcuno se ne vada dopo anni che non ha chiesto niente. Ma quello che più mi interessa sottolineare è la falsità politica di alcune persone che, a mio avviso, hanno una mente contorta oppure sono manovrati da altri, quelli sì attaccati alle poltrone”.

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