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Scienziati indipendenti hanno lanciato e documentato l'allarme: alimentazioni prolungate di ratti con cibo geneticamente modificato hanno causato sterilità, malformazioni ed elevata mortalità

Scienziati indipendenti di sei Paesi hanno unito le loro forze per proporre un’Europa libera da colture geneticamente modificate (GM) nel corso di uno speciale incontro al Parlamento Europeo.
L’incontro, organizzato dall’Istituto per la Scienza e la Società (ISIS) di Londra, UK, la Rete del Terzo Mondo (TWN) e la Rete Verde (GN), ospitati dal vicepresidente della Commissione per l’Agricoltura e Sviluppo Rurale per l’Unione Europea, è coinciso con la pubblicazione di lavori scientifici chiave.
Rivelanti Segni di Tossicità Epatorenale (CRII-GEN)”, ha messo in evidenza come i responsabili nazionali ed internazionali hanno ignorato le prove schiaccianti contro la sicurezza di alimenti GM e di come colludono con l’industria per manipolare la ricerca scientifica e promuovere colture GM.
Le pubblicazioni sono state presentate all’incontro insieme ad un dossier complessivo di oltre 160 articoli ampiamente citati dalla rivista scientifica “Science in Society”, i quali documentano rischi, frode scientifica, falsità dei responsabili e violazione dei diritti degli agricoltori.
La Dr. Irina Ermakova dell’Accademia Russa delle Scienze, invece, ha riferito che rimase scioccata nell’apprendere che geni estranei erano presenti nelle cellule di diversi organi di mammiferi ai quali erano stati dati alimenti GM e che le colture GM erano dannose per i mammiferi così come lo erano per farfalle ed insetti impollinatori.
Per questo, Ermakova decise di fare degli esperimenti sui mammiferi per indagare sugli effetti che la soia GM poteva avere sulla salute dei ratti e dei discendenti per cinque generazioni.
La differenza significativa tra i suoi esperimenti e quelli delle compagnie biotech fu che lei alimentò femmine di ratti, prima, durante e dopo la gravidanza per più di cinque generazioni.
Per Ermakova: “molte cose andarono male per ratti alimentati con soie geneticamente modificate.
Le ratte divennero più ansiose e aggressive, ci fu un’alta mortalità di cuccioli nella prima generazione, disturbi di funzioni riproduttive e cambiamenti patologici negli organi interni di maschi e femmine.
Si annotò ancora la mancanza di cuccioli nella seconda generazione di ratti alimentati con soia GM, poiché all’accoppiamento risultarono completamente sterili.”
Ermakova mostrò ai partecipanti l’evidenza fotografica abbastanza sconvolgente di varie malformazioni, di forme nane e striminzite, di malattie (incluse alcune lesioni cancerose) e cuccioli morti le cui madri erano state tutte alimentate con soie Monsanto’s Roundup Ready.
Gli scienziati del CRII-GEN hanno trovato sintomi di tossicità nel fegato e nel rene di ratti alimentati con mais GM che sono stati ignorati sia dalla compagnia produttrice e sia dall’EFSA.
I risultati contenevano 40 differenze significative tra ratti alimentati con mais GM e mais non GM per 90 giorni.

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