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Questo particolare settore cresce velocemente se ha alle spalle un sistema di raccolta differenziata efficente

La raccolta differenziata, che stenta, in Umbria fa perdere occasioni di lavoro anche in settori che, in barba al materiale utilizzato, sono ad elevato contenuto tecnologico.
Laddove il sistema di raccolta riesce a generare un flusso costante e consistente, l’industria del riciclo gode di ottima salute e fa meglio di tutto il comparto produttivo nazionale.
Il settore del recupero e del riutilizzo dei rifiuti è cresciuto molto più dell’industria italiana nel suo insieme con un indice del più 5% nel periodo 2000-2004, contro un più 3,8% nello stesso periodo per l’industria nel suo complesso, con delle punte di eccellenza per quel che riguarda il settore industriale del recupero e per il riciclo degli imballaggi.
C’è quindi da augurarsi che una elevata raccolta differenziata diventi, come ha promesso la presidente della Regione, col nuovo piano dei rifiuti un obiettivo raggiunto come in altre parti del Paese.

Una indagine della Camera dei Deputati ha evidenziato che, negli ultimi 10 anni, accanto al tradizionale comparto del recupero e riciclo di rottami metallici sono comparse opportunità del tutto nuove e importanti in settori come quello delle materie plastiche, del legno, degli oli e delle batterie, mentre hanno preso nuovo e significativo slancio quelli della carta e del vetro.
In particolare il riciclo dei rifiuti da imballaggio (insieme ad alcune categorie di materiali come gli oli usati e le batterie esauste) ha conosciuto un significativo sviluppo. Un dato su tutti: tra il 1998 ed il 2006 a fronte di un incremento del 31% dell’intero settore industriale del riciclo (rottami ferrosi ed inerti compresi), il riciclo dei rifiuti da imballaggio ha conosciuto un incremento del 98%.

Nell’indagine si sottolinea la forte innovazione tecnologica, di prodotto e di processo, che ha permesso ad alcuni settori di porre il nostro Paese all’avanguardia in Europa. Esempi eccellenti sono l’industria dei pannelli di legno che utilizza legno riciclato ed é la più importante in Europa o agli indubbi progressi registrati dall’industria di riciclo del vetro o delle stesse materie plastiche. I benefici ambientali sono enormi ma è anche grande il risparmio energetico che va dal 95%, nel caso di utilizzo di alluminio secondario, ad un 50% nel caso di impiego di plastica riciclata. Bene anche i consorzi di recupero.

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