Condividi su facebook
Condividi su twitter
Ad Orvieto la quindicesima edizione di un evento che è diventato un appuntamento fisso nel panorama internazionale

Orvieto, ed in particolare il suo centro storico, nei cinque giorni della quindicesima edizione dell’ Umbria Jazz Winter (28 dicembre – 1 gennaio) si trasformerà in una cittadella della musica per offrire a tutti, esperti raffinati del jazz e non, suoni intriganti ad ogni ora del giorno, fino a tarda notte.
Cinque giorni di musica, quindi, con più di cento eventi per un appuntamento diventato ormai tradizionale nel panorama del jazz italiano.

Il programma prevede, come da tradizione, due appuntamenti centrali: i due cenoni di fine anno per salutare a suon di jazz e soul la fine del 2007 e l’arrivo del 2008, ed in più un palco in Piazza del Popolo dopo la mezzanotte, e la “Messa per la Pace” con i cantanti gospel nel Duomo il pomeriggio di Capodanno.
Ma il cartellone di Umbria Jazz Winter, non si esaurisce qui: è fitto di eventi, dai concerti serali sul palcoscenico del bel teatro Mancinelli a quelli notturni “round midnight”,dai jazz lunch ai jazz dinner al ristorante San Francesco, e al San Giovenale, agli appuntamenti pomeridiani nelle magnifiche sale di Palazzo del Popolo, per non parlare di due location atipiche come il museo dedicato alle opere di Emilio Greco e la Sala del Carmine.

Ogni giorno, si succedono concerti gratuiti (con la formula della consumazione obbligatoria) nello spazio di Palazzo dei Sette e nella Sala Expo di Palazzo del Popolo che ospitano anche i meeting point del Festival. Qui si suona non stop dalla tarda mattinata fino alle ore piccole (e anche oltre).
E naturalmente, non manca la “marching band” che percorre in parata due volte al giorno le vie dell’acropoli.

Una formula consolidata e di successo, affinata nel corso degli anni e centrata sul connubio tra turismo e spettacolo di qualità, con il valore aggiunto dell’ospitalità di una delle più belle città dell’Umbria, ricca di storia e cultura. Per non parlare della buona cucina e del rinomato vino locale.
Musicalmente parlando, il programma scritto dal direttore artistico, Carlo Pagnotta, risponde ai criteri di un giusto mix tra jazz d’autore e generi più popolari. Umbria Jazz Winter non ha mai sposato la tentazione di un elitarismo fine a se stesso e propone concerti per gli amanti della buona musica e i conoscitori del jazz, ma anche appuntamenti più “leggeri” e di più facile fruizione, dedicati a spettatori non particolarmente versati nel linguaggio della musica afro-americana.

In allegato il programma completo

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter