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Francis Menotti jr non ci sta ad essere escluso dalla gestione della manifestazione dei Due Mondi e risponde a muso duro a Rutelli

Francis Menotti, presidente e direttore artistico del festival dei Due Mondi di Spoleto, replica al ministro dei beni culturali Francesco Rutelli, il quale aveva annunciato un progetto per il rilancio della manifestazione da mettere a punto “d’intesa tra Fondazione ed enti locali”, senza Menotti quindi, del quale però il ministro auspicava la collaborazione.
Una replica sostanzialmente dura, con cui l’erede del fondatore del Festival fa capire di essere pronto a dare battaglia per mantenere la direzione della manifestazione .
Pronto a collaborare, infatti, ma “no al tentativo di usurpare l’identità del Festival” che è come dire:  attenti, il Festival di Spoleto è il festival di Menotti.
Menotti, poi rovescia come un guanto la proposta di Rutelli. Invece di una sua collaborazione con chi deciderà, offre la concertazione delle decisioni con lui in veste di “comandante”.
Si dice infatti “disponibile a concertare con altri soggetti il futuro del Festival”, ma sottolinea che nessuno ha avuto rispetto per la volontà del defunto compositore, ricorda che suo padre, Gian Carlo Menotti, “ha sempre espresso la propria sfiducia per le stesse persone che ora vorrebbero impossessarsi di ciò che egli ha creato”. Ed ha invitato il ministro “a rendersi quanto me consapevole dei diritti della famiglia Menotti sull’evento artistico che mio padre Gian Carlo ha creato e reso celebre nel mondo”.
Una dichiarazione, quest’ultima, che lascia intendere come il futuro del Festival dei Due Mondi di Spoleto si giocherà più sui banchi dei tribunali che sulle tavole dei palcoscenici.

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