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L'Ammistrazione comunale ha incaricato una società specializzata di ridurre la popolazione delle "palombe" che crea problemi nel centro storico

Giorni contati per i piccioni che infestano il centro storico di Todi provocando le proteste dei residenti chiamati a convivere con i problemi igienico-sanitari legati alla presenza dei pennuti.
L’Amministrazione Ruggiano ha infatti firmato giovedì un contratto con una società specializzata che si è impegnata a ridurre la popolazione esistente (si parla di circa 1.500 esemplari stanziali in città e di altri 1.000 intorno alle mura) senza far ricorso a tecniche di avvelenamento o alla sterilizzazione di massa.
Il sindaco Ruggiano, a margine dell’incontro settimanale con la stampa, ha parlato di un non meglio specificato “trasferimento” altrove dei piccioni. Questa sorta di deportazione di massa comporterà un costo per il Comune di 3 euro ad esemplare.
Per il momento non sono stati resi noti altri particolari operativi contenuti nella convenzione predisposta dall’assessore all’ambiente Bruno Bertini, ma la curiosità intorno all’operazione è notevole, trattandosi di un problema annoso che più volte era stato affrontato in passato, sostenendo anche costosi studi, senza però mai addivenire a dei risultati concreti.

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