Tutti o quasi amici del Governo ma quando si parla di soldi è un’altra cosa. I comuni umbri hanno manifestato “forte preoccupazione sul disegno di legge della finanziaria 2008, approvato la scorsa settimana in Senato, in merito alle norme e alle risorse per gli enti che hanno subito il sisma del 1997”.
Lo afferma l’Anci dell’Umbria, ribadendo che “per la prima volta dal 1998, non vengono assegnate risorse per proseguire negli interventi di ricostruzione.
Tale fabbisogno è ancora consistente, ma si era concordato con il Governo che ci sarebbe stato comunque uno stanziamento per il 2008 ed un’ipotesi pluriennale a chiusura, da formalizzare nella finanziaria per il 2009.
Ricordiamo invece che la ricostruzione in Friuli è durata 30 anni con un impegno finanziario da parte dello Stato pari a circa 90.000 miliardi di vecchie lire e che nel disegno di legge finanziaria in corso di approvazione alla Camera vengono perfino previsti ulteriori 30 milioni di euro per il 2008 e 50 milioni per il 2009 per la ricostruzione in Belice, terremoto avvenuto nel ’68!.
In merito alla restituzione della così detta busta pesante l’Anci auspica “che venga proposto ed approvato un odg che impegni il Governo ad una rateizzazione più lunga possibile e, sicuramente, che vada oltre i dieci anni probabilmente previsti. È di tutta evidenza infatti come, tempestivamente agganciati al più ampio provvedimento di condono fiscale, le posizioni dei contribuenti colpiti dagli eventi calamitosi delle regioni Sicilia e Piemonte, abbiano in definitiva goduto di un eccezionale trattamento agevolativo, che ha consentito loro di corrispondere soltanto il 10% delle residue somme ancora da versare a titolo di tributi dovuti per effetto delle sospensioni.
Nei confronti dei contribuenti dell’Umbria non si è verificato quel benefico ‘agganciò e si manifesta del tutto improbabile, ora che tutti i termini di quel provvedimento, di carattere assolutamente straordinario, sono chiusi, che si possa rimediare per quella via. Si deve tener conto infatti che almeno per una parte dei cittadini umbri il prelievo fiscale dal 2008 aumenterà, proprio in forza della restituzione dei tributi e contributi sospesi anche se in quantità ridotta e diluita nel tempo. Se ciò può anche essere sostenibile per i redditi più alti, per un reddito basso anche una rata semestrale di circa 155 euro (tanto peserebbe una restituzione al 50% in 10 anni per un reddito lordo di circa 1.145 euro mensili), può determinare difficoltà.”
Anci Umbria, infine lancia una proposta di scambio che lascia perplessi. Infatti ritiene che “solo se ci saranno risposte positive rispetto ad una congrua copertura dei contributi per i Comuni e per le spese per il personale e ulteriori risorse per la ricostruzione, si potrà costruire sul territorio il necessario consenso per accettare, riguardo alla busta pesante, un trattamento diverso e molto meno benevolo di quello adottato per altri soggetti in situazioni simili”.