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Il Ministro per i beni culturali ritiene che l'eccessiva presenza di bancarelle dia una sensazione di degrado dei centri urbani

Una direttiva del Ministro per i Beni e le Attività Culturali Francesco Rutelli, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dello scorso 19 novembre, muove dalla “situazione di crescente e grave degrado urbano a causa della crescita del commercio ambulante e dell’impatto intollerabile di quello abusivo nelle città d’arte e nei centri storici delle grandi città” e chiede di “ridimensionare o comunque di razionalizzare l’attività commerciale ambulante nei centri storici, anche per rendere più agevole ed effettiva la tutela e la salvaguardia del patrimonio culturale da parte delle autorità preposte”.
“La situazione di serio degrado in cui versano alcune realtà dei centri storici ha bisogno di interventi urgenti e certi, che abbiano un carattere il più possibile coerente sull’intero territorio nazionale”, ha sottolineato il Ministro Rutelli ai Direttori regionali e ai Soprintendenti: “I contesti territoriali sono diversi l’uno dall’altro, ma è necessario uscire da una logica emergenziale secondo cui, spenti i riflettori della attenzione dei media, tutto torna così com’era se non peggio”.
Nei prossimi giorni il Ministero per i Beni e le Attività Culturali prenderà contatti con gli altri livelli istituzionali (Ministero dell’Interno, Ministero per lo Sviluppo Economico, ANCI) per sensibilizzare non solo gli enti locali, ma anche gli uffici statali territoriali ad una vigilanza e ad una attività di efficace prevenzione dell’abusivismo commerciale, e per realizzare una collaborazione costante che, tenuto conto delle situazioni assai differenti di difficoltà sul territorio nazionale, dia luogo a interventi locali urgenti nel rispetto della normativa vigente.
Obiettivo è anche di definire alcune aree-pilota, tra quelle più critiche, in cui sperimentare una nuova programmazione delle autorizzazioni ed una azione continua di prevenzione e intervento per eliminare le attività illegali.

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