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Nonostante gli impianti atomici vengano dichiarati sicuri al 100%, chi è nato in un raggio di 5 chilometri si è ammalato con un'incidenza più che doppia del normale

C’è chi vorrebbe riprendere la costruzione di centrali nucleari in Italia. Gli amanti dell’atomo sostengono che le moderne centrali sono assolutamente sicure e additano ad esempio, tra l’altro, la Germania.
Costoro hanno fatto solo un “piccolo” errore: non hanno sentito il governo tedesco.
Da un rapporto finanziato dal governo, tramite l’Agenzia federale tedesca per la protezione contro le radiazioni, realizzato dal Registro tedesco del cancro nei bambini e pubblicato sul quotidiano Sueddeutsche Zeitung, emerge una grave realtà.
Nonostante che gli esperti sostengano che nessuno dei 16 impianti nucleari tedeschi – che comunque verranno chiusi nell’arco di una quindicina d’anni- emette radiazioni dirette, i bambini che vivono vicino alle centrali nucleari sono più soggetti ad ammalarsi di leucemia rispetto a quelli che abitano più lontano da questi impianti.
In particolare, dallo studio è emerso che tra il 1980 e il 2003 ben 37 bambini che vivevano in un raggio di cinque chilometri di distanza dagli impianti si sono ammalati di leucemia.
Secondo la media
statistica per la Germania, spiegano gli esperti, solo 17 bambini si sarebbero dovuti ammalare.
Dal punto di vista statistico, osserva lo studio, i 20 casi in più potrebbero essere associati alla vicinanza dei piccoli alle centrali. E sarebbe una incidenza di leucemie più che doppia di quella “normale”.

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