Un nuovo tipo di elettrotreno, in esercizio da giugno, realizzato da Alstom per Ferrovia Centrale Umbra, è lungo 51,9 metri e largo 2,9, con 145 posti a sedere ed in grado di viaggiare a una velocità massima di 160 km orari, anche se difficilmente l’attuale materiale rotabile in uso lo consentirà.
L’ingresso alle carrozze a raso del marciapiede facilita la salita dei passeggeri, mentre una porta attrezzata con pedana mobile agevola l’accesso ai passeggeri disabili. Ciascun convoglio è formato da tre elementi, con la struttura delle casse motori alle estremità ed una intermedia rimorchiata.
In ogni treno è prevista un’area multifunzionale per il trasporto di biciclette e bagagli. Molti i servizi a bordo: dall’impianto di videosorveglianza per prevenire le aggressioni agli schermi luminosi interni visibili da ogni punto del treno per le informazioni, dall’impianto di sonorizzazione alle scritte in braille alle prese di corrente a 220 Volts per l’alimentazione di cellulari e pc portatili.
Di treni di questo tipo ne entreranno in esercizio quattro: dal giugno prossimo da Ponte San Giovanni a Sansepolcro ed entro l’anno sull’intera tratta fino a Terni. Tale investimento fa parte del pacchetto previsto dall’accordo del 2000 con il Ministero dei trasporti, che metteva a disposizione fondi complessivi per oltre 40 milioni di euro.
La Ferrovia Centrale Umbra, quindi, attraverserà presto i territori di 16 comuni con 40 motrici a gasolio, i quattro nuovi treni “Minuetto” ed altri due in ristrutturazione.
Certo il ritorno all’antico coi treni elettrici è un buon segnale sul versante del ripristino di condizioni ambientali più vivibili, ma la prevalenza del “gasolio” è ancora troppo forte e soprattutto la FCu deve riuscire a scrollarsi di dosso l’immagine di “trenino” per studenti e pendolari non abbienti e a vestirsi dell’abito della metropolitana di superficie: rapida e frequente e con un orientamento che non si limiti al nord – sud, ma guardi anche a est ed ovest.
