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S’è svolto domenica il raduno nazionale del “Vespa Club d’Italia”, con prova di gimkana vinta da tre tuderti in tutte e tre le categorie
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Sono arrivati a Todi da tutta Italia, soprattutto dal centro, per il loro “Raduno nazionale Vespa” gli appassionati possessori dello storico modello di motociclo della Piaggio, invitati in Piazza del Popolo domenica primo giugno dalla sezione di Todi del “Vespa Club d’Italia”.
Organizzata dai vespisti tuderti Piero Nullo, Francesco Bigaroni, Giuliano Carboni e Roberto Bettini, la manifestazione s’è svolta nell’intera mattinata: iscrizioni dalle 8.30, gara dalle 9.30, giro turistico nel circondario di Todi dalle 11.30 e dalle 13 il pranzo e le premiazioni, oltre allo scambio dei contatti e dei saluti.
Sono rimasti in casa, però, tutti e tre i primi premi della “Prova Campionato di Gimkana”, per effettuare la quale la scenografica e versatile Piazza del Popolo s’è trasformata in un circuito d’eccezione: per la categoria “Scocca larga” ha vinto Massimiliano Tomassi, per la “Scocca stretta” il migliore è stato Roberto Bettini e Giampaolo Peppetti s’è aggiudicato al massimo podio per la categoria “Monomarcia”.

Per tutti gli intervenuti, un’occasione di condividere una grande passione per quello che è considerato un successo planetario: la Vespa, come fu battezzata con l’esclamazione che uscì di bocca al fondatore della Piaggio, alla vista dei progetti nei quali appariva evidente il richiamo alla memoria dell’insetto omonimo con le antenne e il corpo tondeggiante.
Brevettata il 23 aprile del 1946 su progetto dell’ingegnere aeronautico Corradino D’Ascanio, inizialmente era venduta a rate per 90 mila lire. La Vespa ha preceduto l’avvento dell’altra grande protagonista della motorizzazione italiana, la 500 e il suo successo è stato contrastato solo dalla rivale “Lambretta” della Innocenti, che, nata un anno dopo, riscosse grande successo, tanto da dividere gli scooteristi in due grandi famiglie, Vespisti e Lambrettisti, ma nel 1971 cessò la produzione in Italia e pochi anni dopo anche in India dove gli impianti erano stati trasferiti.

La facilità e comodità della guida, la possibilità di portarla anche senza patente dai 14 anni in poi e di usare qualsiasi abbigliamento senza sporcarsi, assieme alla possibilità di personalizzare la carrozzeria rendendola unica, sono stati gli elementi principali che hanno decretato l’identificabilità assoluta dello scooter dandogli quasi una propria anima, in grado di oltrepassare i confini del tempo: raduni in tutto il mondo sono dedicati alla Vespa, innumerevoli sono i fans club, anche al di fuori dei confini nazionali Italiani, moltissimi i siti ad essa dedicati.

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