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Dall'America una conferma dell'allarme lanciato in Italia due anni fa dall'Agenzia per il farmaco: l'assunzione di pompelpo, arancia e mela possono ridurre l'assorbimento di farmaci salvavita

L’Agenzia italiana del farmaco aveva lanciato l’allarme sui succhi di pompelmo, di arancia e di mela in un bollettino d’informazione due anni fa allertando medici e pazienti a fare attenzione nel caso in cui si assumano il Diazepam, il Progesterone, il Metadone, il Sildenafil (il principio attivo a base del Viagra) il Tadalafil (principio del Cialis) e la Carbamazepina.
Questi succhi, infatti, se assunti contemporaneamente ad alcuni farmaci salvavita ne alterano l’assorbimento amplificando o diminuendone a seconda dei casi l’efficacia con conseguenze anche gravi per la salute.
Ora a ribadire i rischi dei succhi di frutta sia confezionati che freschi associati all’assunzione di alcuni medicinali è stato David Bailey, professore all’University of Western Ontario in London, che dal 236esimo meeting nazionale dell’American Chemical Society a Philadelphia ha lanciato un nuovo allarme: basta un bicchiere di succo di pompelmo, di arancia e di mela per ridurre l’assorbimento di alcuni farmaci salvavita, annullandone gli effetti benefici e mettendo a rischio la salute dei pazienti.
Lungo l’elenco dei principi attivi inibiti dal pompelmo e gli altri succhi. Tra questi l’etoposide (agente anticancro), alcuni beta bloccanti (atenololo, celiprololo, talinololo) usati per prevenire gli attacchi cardiaci, le ciclosporine (farmaci antirigetto) e gli antibiotici a base di ciprofloxacina levofloxacina e itraconazole.

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