Anche a Marsciano, così come a Todi all’Istituto Agrario e anche al Liceo “Jacopone”, dal 1 settembre è cambiato il “preside” dell’Istituto di istruzione superiore.
A sostituire Sergio Guarente è arrivato Roberto Rossetti, già insegnante di fisica al “Salvatorelli” per 12 anni, e da 4 anni dirigente scolastico: nell’ultimo anno era alla guida dell’Istituto superiore di Norcia.
Con l’unione del Liceo e del Professionale, l’ISIS Salvatorelli può contare oltre 500 iscritti, suddivisi in 332 al liceo e 217 al commerciale: 5 sono i corsi proposti per gli studenti.
Al liceo si può scegliere fra l’indirizzo informatico e fra quello tradizionale, che si caratterizza per l’insegnamento dello spagnolo come seconda lingua. Gli altri tre corsi sono IPC Aziendale, IPC Turistico e ITIS Meccanica, oltre ai corsi serali che hanno 22 iscritti.
Come ci si sente professor Rossetti ad essere dall’altra parte della scrivania nel suo ex liceo?
“Molto bene; ho passato anni molto belli qui a Marsciano e sono stato felice di poter tornare in questo istituto, dove incontro molti dei miei colleghi dell’epoca, insegnanti, collaboratori e personale amministrativo: sono solo 5 anni che me ne sono andato e tante cose sono cambiate”.
Cosa ha in mente di fare all’inizio dell’anno scolastico? Quali saranno le priorità?
“Sicuramente continuare con il buon lavoro fatto da tutto il personale in questi anni; io punterò molto sul contatto diretto con gli studenti.
E’ una scuola di medie dimensioni la nostra, e se non ci si conosce tutti in questi contesti dove si potrebbe mai farlo? Chiaramente il rapporto diretto e sincero ci sarà anche con gli insegnanti, cosa quasi scontata per un dirigente scolastico, ma sarà ancora più importante quello con gli alunni.
Il contributo che ogni insegnante potrà dare per il nostro istituto sarà preziosissimo, e solo dalla sinergia di tutti si può creare un piacevole e proficuo luogo di insegnamento”.
Si sente ultimamente troppo spesso parlare di bullismo, di nuove generazioni che vivono di nulla: lei pensa che i giovani siano solo dei bulli e delle belve?
“Assolutamente no, credo che ci sia un’esagerazione nel parlare sempre di bullismo: il bullismo purtroppo esiste, c’è sempre stato, ma si tratta di eventi isolati: non è una contaminazione generale, sono casi sporadici che possono essere tranquillamente “recuperati”, con lo sforzo di insegnanti e studenti, e soprattutto con il dialogo, ciò a cui mi riferivo prima”.
Se nessuno ritornerà sui suoi passi, dal prossimo anno tornerà il maestro unico alla scuola primaria: quei bambini arriveranno prima o poi all’istituto superiore, lei è preoccupato o guarda con ottimismo a questa riforma?
“Non credo sia la soluzione giusta reintrodurre l’insegnante unico per i bambini: non sono perplesso per motivi pedagogici o di sviluppo, anzi, credo che come punto di riferimento, per gli alunni di quella fascia d’età, il maestro unico sia un beneficio.
Ho dei dubbi sulle capacità che potrà avere un insegnante unico rispetto agli insegnanti specializzati nella propria materia. Io avrei visto una riforma per la scuola primaria sul modello delle superiori, ogni insegnante una sola materia, alzando il livello di specializzazione di ogni maestro”.
Sono pochi i marscianesi passati di recente al liceo che non abbiano ricevuto un bel 2 a fisica; allo stesso tempo quasi tutti, una volta usciti da scuola, parlano bene e si ricordano con gioia del Prof. Rossetti: com’è possibile questa cosa?
“Che io abbia distribuito un numero discreto di insufficienze nella mia carriera da professore è una verità innegabile; che gli studenti si ricordino positivamente di me è una considerazione che, se vera, non può che farmi piacere”.
Posto sia vero, quale potrebbe essere la motivazione?
“La ignoro, spero che possa dipendere dal fatto che durante la mia carriera da insegnante, ho tentato di creare un rapporto basato sul rispetto reciproco, usando metodi di valutazione trasparenti. Io mi divertivo ad insegnare ed ho sempre cercato la complicità degli studenti, senza per questo indulgere a sconti sul piano specifico”.