Riforma della scuola significherà anche riforma delle scuole materne. Oggi le maestre sono due e assicurano 40 ore a settimana, un tempo vicino a quello che molti genitori passano, per lavoro, fuori casa e così la scuola materna può consentire di conciliare, specie per le mamme, lavoro e prole.
Ma il piano dei tagli alla scuola del ministro Gelmini, che verrà presentato martedì 16 settembre ai sindacati, prevede che l’orario settimanale venga ridotto a 24 ore a settimana con una sola maestra, ma con un numero massimo di “piccole pesti” invariato.
In sostanza, tutti a casa a mezzogiorno e mezzo, con buona pace di quanti si battono per incrementare la natalità degli italiani i quali, se vorranno avere figli, dovranno in parte rinunciare al lavoro oppure sobbarcarsi nuove spese.
Il piano Gelmini, infatti, prevede che se, in una fase necessariamente transitoria, ci saranno maestre di ruolo in esubero, il servizio potrà essere esteso, ma è evidente che la logica è quella che non solo i costi dovranno essere per le scuole pari a zero ma anche che con l’occasione gli utenti dovranno contribuire anche a pagare il personale “in eccesso”.
Poiché i posti di ruolo verranno calcolati sulle 24 ore, col tempo anche i maestri in eccesso spariranno ed allora, ancora una volta, spazio ai servizi privati a pagamento.
- Redazione
- 14 Settembre 2008
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