Se, come previsto, il criterio per stabilire la sopravvivenza dei plessi scolastici sarà quello del numero degli alunni, facendo una proiezione sui plessi che hanno un numero inferiore ai 100 alunni, in Umbria i tagli riguarderanno il 91% delle materne, il 50% delle elementari, il 42% delle secondarie di I° grado (scuole medie) e il 48% delle secondarie di II° grado (scuole superiori). Una vera e propria scure che si potrà abbattere su 533 plessi scolastici umbri, su un totale di 822. Le allarmanti proiezioni sono state fatte da Legambiente sui dati del Ministero dell’Istruzione.
Legambiente ricorda che il 72% dei comuni sono al di sotto dei 5.000 abitanti. In Umbria sono 63 i piccoli comuni su 92 e che esistono anche realtà comunali più popolose con territori sparsi ricchi di frazioni, in cui sono presenti plessi scolastici.
“L’imposizione di obiettivi numerici a scala regionale rischia di creare situazioni di svantaggio rispetto alla piena garanzia del diritto all’istruzione per i cittadini delle aree più marginali – sostiene Alessandra Paciotto, presidente di Legambiente Umbria. Tagli di insegnanti e personale ATA infatti porteranno alla chiusura o all’accorpamento di decine e decine di scuole e plessi sottodimensionati“.
- Redazione
- 16 Settembre 2008
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