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Insieme a Val d'Aosta e Marche nella regione si registra la più alta incidenza del morbo

Anche la sanità ufficiale registra l’accelerazione dell’influenza ed a sorpresa mette l’Umbria tra i primi posti.
Al momento Val d’Aosta, Umbria e Marche sono le regioni più colpite con un’incidenza relativamente del 7,05, 6,65 e 6,6 per mille assistiti. Seguono il Lazio (5,69) e la Toscana (4,34).
Resiste invece la Lombardia (2,17 casi ogni mille) nonostante le nevicate e il freddo, nemiche della salute.
Incidenza, infine, decisamente sotto la media per Piemonte (1,76), provincia autonoma di Trento (1,75) e il Friuli Venezia Giulia.
In questa prima settimana del 2009 la curva epidemica comincia, infatti, la sua ascesa con un un’incidenza totale pari a 2,98 casi per 1000 assistiti pari a quella registrata nella stagione 2004-2005. Questo l’aggiornamento del Centro epidemiologico di sorveglianza dell’Istituto Superiore superiore di sanità.
La fascia maggiormente colpita è quella tra 0 e 4 anni di età con un incidenza di 6,70 casi per mille assistiti. Seguono i bambini tra i 5 e i 14 anni con 3,56 casi per mille, gli adolescenti (15-64 anni) con 3,03 casi e gli ultra 65 anni con 1,58 casi.
Se l’andamento dell’epidemia continuerà ad essere simile a quello di 5 anni fa il picco si registrerà agli inizi di febbraio.

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