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La Presidente della Regione Umbria, intervenendo all'inaugurazione della casa della salute di Marsciano, ha annunciato che la giunta regionale adotterà il disegno di legge di riordino della sanità entro marzo, superando le resistenze campanilistiche
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La Casa della Salute di Marsciano è una realtà.
Solo dopo quattro mesi dall’inizio dei lavori l’ex Ospedale è stato riqualificato con l’obiettivo di divenire un nuovo punto di riferimento per la salute dei cittadini.
A ufficializzarne l’apertura è stato il taglio del nastro nella tarda mattinata di sabato 18 febbraio 2012. Insieme al Sindaco Alfio Todini erano presenti la Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, il Direttore generale della Usl n. 2 Giuseppe Legato e l’Assessore alla Sanità della Regione Umbria, Franco Tomassoni.

La cerimonia di inaugurazione, a cui ha preso parte anche un gran numero di cittadini e che si è conclusa con la visita ai locali della Casa della Salute, è stata preceduta da un incontro presso la sala Capitini in Municipio nel corso del quale, dopo i saluti del Sindaco Todini e del Direttore Legato, è stata fatta una presentazione puntuale dell’organizzazione funzionale della nuova struttura e dei servizi che ospiterà, con i contributi di Stefano Lentini, Direttore del Distretto della Media Valle del Tevere, Anna Paola Peirone, Direttore sanitario della usl n. 2, e Pietro Cavalletti, medico di Medicina generale.

“E’ un giorno di grande soddisfazione per questo territorio – ha commentato il Sindaco di Marsciano, Alfio Todini -. E’ stato un passo compiuto in tempi difficili e questo può aiutarci ancora di più a valorizzare ciò che abbiamo fatto.
Per realizzare la Casa della Salute sono stati siglati e rispettati dei patti tra diversi soggetti, un modo buono per fare politica e per raggiungere risultati e migliorare i servizi.
Con questa struttura riqualifichiamo e innoviamo il modo di portare assistenza sanitaria ai cittadini e allo stesso tempo riattiviamo un importante motore economico per la città di Marsciano”.

Anche il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria n.2 di Perugia, Giuseppe Legato, ha espresso grande soddisfazione, e aggiunge: “Questa è la prima Casa della Salute autorizzata a livello regionale. Esattamente due anni fa abbiamo firmato la convezione con il Comune di Marsciano ed oggi restituiamo questa struttura ai cittadini dopo appena quattro mesi di lavori e a otto mesi dall’apertura dell’Ospedale della Media Valle del Tevere.
Presto anche a Todi l’ex struttura ospedaliera sarà riconvertita e così avremo completato la rivalutazione del patrimonio immobiliare regionale di nostra competenza”.

“Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato – ha commentato la Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini -. L’usl n.2 ha mantenuto gli impegni e i tempi previsti, e ora dovremo impegnarci tutti per fare funzionare la Casa della Salute al meglio delle sue potenzialità.
Siamo di fronte ad un nuovo modello gestionale
, che ripensa il modello di organizzazione dei servizi, il rapporto con i cittadini e con i pazienti. Oggi il tema da affrontare è la cronicità delle malattie. 
In tal senso la Casa della Salute può svolgere una funzione fondamentale per affrontare i temi di appropriatezza dell’accesso ai servizi, la loro adeguatezza e dell’integrazione del lavoro dei professionisti.
Un modello gestionale di forte integrazione quindi, con professionisti che dovranno lavorare fianco a fianco, seguendo un’integrazione progettuale di scambio a cui difficilmente siamo abituati.
Si tratta di un salto qualitativo essenziale per i cittadini, che in unico punto di erogazione trova tutte le risposte. Qui si trovano servizi che non riguardano solo il Centro di Salute, ma vi è potenziamento complessivo, come per esempio la Residenza Sanitaria Assistita e il Centro di Formazione in emergenza urgenza”.  
“La Casa della salute di Marsciano rappresenta una sfida per tutti noi, perché qui abbiamo realizzato una struttura innovativa non solo in termini di organizzazione della medicina di base e territoriale, ma dello stesso concetto di sanità al servizio del cittadino”. 

Inoltre la presidente ha ribadito la volontà di non abbandonare la rotta dell’innovazione”: “Non è sufficiente mantenere l’equilibrio finanziario del sistema sanitario, pur necessario, rinunciando all’innovazione per coprire adeguatamente la nuova domanda di salute da parte dei cittadini.
Ciò però comporta uno sforzo nel riformare il sistema e l’organizzazione della nostra ‘tecnostruttura’, oggi troppo costosa.

Entro marzo, quindi, la giunta regionale adotterà il disegno di legge di riordino della sanità che sono certa incontrerà il favore della collettività, in quanto le resistenze a questa riforma sono più nel sistema istituzionale che tra i cittadini stessi, ai quali ciò che interessa è una sanità di qualità”.

La Casa della Salute di Marsciano, realizzata per un importo di 1.200.000 euro (IVA inclusa) interamente finanziato dall’Azienda Sanitaria n. 2, si inserisce nel processo di riorganizzazione dei servizi sanitari, ospedalieri e territoriali, della Media Valle del Tevere: una struttura dove i servizi di assistenza primaria si integrano con quelli specialistici, della sanità pubblica, della salute mentale e con i servizi sociali e le associazioni di volontariato.
Si tratta di una struttura per l’erogazione di diversi servizi: il Centro di Salute, ambulatori polispecialistici, ambulatori di Medici di Medicina Generale, Continuità assistenziale, la Residenza Sanitaria Assistita con 20 posti letto a degenza breve, il Centro di formazione sanitaria in simulazione e in emergenza-urgenza in cui l’Azienda Sanitaria n.2 vanta particolare esperienza, attività afferenti i Dipartimenti di prevenzione, salute mentale e dipendenze (Sert e Goat), servizio odontoiatrico, postazione del 118, servizio di Riabilitazione dell’età evolutiva e adulti, CUP e servizi amministrativi.
Obiettivi della Casa della Salute sono di garantire continuità assistenziale e prossimità delle cure, favorire una migliore presa in carico degli utenti, offrendo risposte certe ai bisogni di salute dei cittadini, con particolare riferimento alle patologie croniche, considerato il progressivo invecchiamento della popolazione e la profonda trasformazione dell’assistenza ospedaliera, sempre più orientata a sostenere la fase di acuzie e ad effettuare dimissioni “precoci”.
 

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