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Vibrata protesta del Comitato per il Verde di Cappuccini, zona che sovrasta quella ove esiste un depuratore che sarebbe da ampliare
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Dopo che il Sindaco di Todi ha chiesto ad Umbra Acque “di verificare la fattibilità tecnica della realizzazione del nuovo impianto ( depuratore- n.d.r) nell’area dell’attuale depuratore denominato della “Cascianella e nei terreni limitrofi”, è passato quasi un mese ed ancora non si sa se ciò sia possibile e se questa sia la scelta, mentre si alzano le voci di chi non sembra condividere neppure i criteri posti a base della richiesta ad Umbra Acque.
Intanto a Limone del Garda e Tremosine, due comuni in provincia di Brescia, il depuratore ha trovato una “localizzazione” unica in Italia: all’interno di una galleria dismessa.
Il depuratore, inaugurato alla presenza del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, è in grado di contenere al massimo le volumetrie complessive, di coprire le vasche e controllarne le emissioni di odori.
Una eguale soluzione probabilmente non è fattibile a Todi, ma alcune soluzioni tecniche potrebbero costituire un suggerimento da approfondire, perché l’impatto maggiore dei depuratori è costituito dalla “puzza”
Per l’amministrazione comunale di Todi “l’individuazione del sito del nuovo depuratore ( deve) perseguire alcuni irrinunciabili principi di metodo: in primo luogo l’area interessata dovrà essere in tutto o in parte già compromessa e dotata di opere infrastrutturali; dovrà inoltre essere ubicata in aree paesaggisticamente sostenibili da bassa visibilità dai principali punti di vista panoramici”.

Ma sembra proprio che nel quartiere di Cappuccini la cosa non vada giù, almeno a quanto scrive il Presidente del Comitato per il Verde
“Da alcuni giorni a Cappuccini, nella popolazione e nel Comitato, aleggia un moto di rabbia e di preoccupazione. Motivo di tale apprensione e tale malcontento è il depuratore.
La domanda che spesso mi viene rivolta è la seguente: è vero che il depuratore che doveva essere costruito a Porchiano sarà costruito nella zona di Cappuccini e sarà quattro volte più grande di quello esistente?

La mia risposta è questa: anche io sono a conoscenza di questo fatto perché è voce di popolo, ma niente di ufficiale è stato comunicato né alla stampa né al Comitato. L’unica cosa che ho saputo dal Sindaco è che si procederà ad effettuare analisi idrogeologiche nella vallata a fianco dell’esistente depuratore perché è una delle zone idonee previste per la costruzione del manufatto.

Altra domanda che rimane senza risposta soddisfacente è la seguente: perché il depuratore non è stato realizzato a Porchiano nel sito precedentemente individuato? Questo malcontento ha indotto il Comitato che rappresento a suggerire al Sindaco di promuovere un’azione di informazione mediante incontro pubblico e di chiarire definitivamente la cosa.
Comunque sin da ora si chiede: perché il depuratore non è stato realizzato a Porchiano magari spostando la sua costruzione di alcuni metri, salvando il sito archeologico ed eliminando così tutti i problemi? Perché è stato necessario invocare il vincolo indiretto? A quale comunità o singolo dava fastidio?

Perché si vuole ancora una volta penalizzare questo disastrato quartiere costruendo un megadepuratore
? Non basta la fornace? Non basta la costruzione di case una a ridosso dell’altra? Non bastano le strade strette e pericolose? Non basta l’assenza del servizio fisso dei vigili urbani?
Chiediamo che a tutti questi problemi venga data una risposta immediata.”

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